Personaggio storico Alfonso D'Este

Nato nel: 1533  - Deceduto nel: 1597
Alfonso, figlio di Ercole II d'Este e di Renata di Francia, fu sempre legato alla famiglia d'origine della madre e, sin da piccolo, visse per lunghi periodi presso la corte francese, ospite dello zio, Enrico II. Quando, il 3 ottobre 1559, morì il padre Ercole II, si trovava in Francia. Alfonso partì subito per tornare a Ferrara e scelse un percorso che lo portò ad imbarcarsi, arrivare a Livorno e poi attraversare la Garfagnana, gli Appennini, passare per Modena ed arrivare infine a Ferrara, dove prese ufficialmente il potere.

Una delle prime decisioni che prese come duca fu quella di graziare Giulio d'Este, che era tenuto prigioniero ormai da 53 anni nel castello estense. Un secondo atto importante, su precisa richiesta del Papa Pio IV che non gradiva le sue posizioni calviniste, fu l'allontanamento della madre, Renata di Francia dalla corte estense, nel 1560.

Al momento dell'investitura era sposato con Lucrezia de' Medici, che morì nel 1561 lasciandolo senza figli. In seguito pensò di prendere in moglie Barbara d'Austria, ma le nozze furono ritardate a causa della morte del padre di lei, Ferdinando I d'Asburgo. Quando finalmente furono celebrate, nel 1565, Alfonso aveva ormai stretto una forte alleanza con l'Austria e l'anno successivo andò con le sue forze in sostegno dell'imperatore Massimiliano II d'Asburgo, impegnato nella guerra austro-turca.

Alla morte di Barbara, nel 1572, ancora senza una discendenza, cercò una nuova moglie, e la scelta cadde su Margherita Gonzaga, di 31 anni più giovane ed appartenente ad una casata tradizionalmente vicina agli estensi. Ancora una volta Alfonso non ebbe eredi, e fu quindi chiaro che il problema dipendeva da lui, e non dalle sue mogli.
Il ducato

Il duca gestì il potere in un periodo di sostanziale staticità di equilibri, in Italia, in attesa di occasioni di affermazione per il suo Stato che non arrivarono, ormai stretto tra impero asburgico e dominio spagnolo. Al suo servizio, come già era avvenuto col suo predecessore Ercole II, lavorò Annibale Borgognoni, uno dei più famosi maestri delle artiglierie del 1500.

Con lui la corte di Ferrara raggiunse livelli mai raggiunti prima di sfarzo e magnificenza, e le dimore degli estensi raggiunsero il massimo splendore. Ad esempio, su suo incarico, venne progettata e costruita dall'architetto Alessandro Balbi, nel Castello Estense, la Cappella detta di Renata di Francia. Le grandi spese sostenute per tali opere e per le numerose celebrazioni di quel periodo produssero problemi alle casse pubbliche, che spesso si trovarono in difficoltà e costrinsero ad aumentare le tasse.

Ospitò poeti ed artisti proseguendo così nella tradizione estense. Fu protettore di Torquato Tasso e continuò nella politica di rafforzamento militare, anche se l'evoluzione politica internazionale non offriva molte occasioni per dimostrare la sempre temibile potenza delle artiglierie estensi. Ad Alfonso II alcuni storici attribuiscono la volontà di far costruire in un'ampia area scoperta che corrisponde circa all'attuale parcheggio in Contrada di Borgoricco il Teatro del Cortile. Secondo altri invece il teatro sarebbe stato costruito solo nel 1610, secondo un progetto dall'architetto Giovan Battista Aleotti.

Durante il ducato di Alfonso II Ferrara fu colpita da uno sciame sismico con picchi nel 1561, nel 1570 e nel 1591. A tal riguardo è interessante ricordare la presenza a Ferrara in quegli anni di Pirro Ligorio, che fu successore di Michelangelo nella Fabbrica di San Pietro, a Roma e che, trasferitosi nella capitale estense ed assistendo agli effetti devastanti del terremoto sugli edifici ebbe l'intuizione della prima casa edificata con criteri antisismici.

Una Bolla pontificia emanata il 3 maggio 1567 da Papa Pio V (Prohibitio alienandi et infeudandi civitates et loca Sanctae Romanae Ecclesiae) richiamò ufficialmente il ducato sulle condizioni che sarebbero venute a mancare, in caso di assenza di eredi legittimi, al permanere degli estensi al potere.

Alfonso quindi, ancora in vita, prima tentò di avere eredi legittimi, e, in mancanza di questi, designò alla sua successione il cugino Cesare (figlio di Alfonso, fratello del padre Ercole II d'Este), e l'atto fu riconosciuto dall'Impero, ma non dalla Chiesa, in quanto lo zio Alfonso era figlio naturale del predecessore duca Alfonso I d'Este e di Laura Dianti. Quindi, alla sua morte, Papa Clemente VIII si riappropriò della città, antico feudo papale, riportando Ferrara sotto la diretta giurisdizione dello Stato Pontificio. Tale passaggio di poteri viene definito devoluzione.

Dopo la sua morte venne sepolto a Ferrara nel Monastero del Corpus Domini.

Alfonso D'Este Dove ha soggiornato

Castello di Mesola

 Piazza S. Spirito, SNC - 44026 Mesola - Ferrara
Castello

Il Castello di Mesola si trova nel comune di Mesola in piazza Umberto I ed è una delle numerose prestigiose residenze (chiamate delizie) degli Estensi. Si distingue per il suo aspetto austero ed... vedi

Epoca
Cinquecento

Dove
Italia, Ferrara