Il 7 giugno 1422 a Petroia si scrisse forse la pagina più illustre di questo antico castello. Qui, dalla giovanissima Elisabetta degli Accomandugi nacque infatti Federico da Montefeltro, il futuro duca d’Urbino. Ma, come sarà contento di raccontarvi — non senza un pizzico di giustificato orgoglio — Carlo Sagrini, attuale proprietario e discendente di un’antica famiglia umbra, l’edificio ha origini ben più remote, che lo collocano addirittura fra il IX e il X secolo. Eppure, nonostante il millennio di storia trascorso fra guerre e alterne vicende, il castello di Petroia è oggi più che mai un luogo autentico e ricco di fascino, che difficilmente lascia insensibili i visitatori giunti qui per ammirarlo o coloro che decidono di viverlo da castellani.
Un’attenta opera di restauro ha permesso di ricavare sei camere, fra cui tre suite e una junior suite nella torre. Un numero volutamente ridotto che permette agli ospiti di godere di un’atmosfera d’altri tempi — vi contribuisce l’arredamento per la maggior parte originale del castello — e ai padroni di casa di dedicare loro un’accoglienza calda e di riguardo, com'è proprio della tradizione umbra. Così, come in un convitto medievale, si cena attorno allo stesso tavolo davanti a un imponente camino, con specialità a base di prodotti stagionali tipici della regione, e, come sottolinea Carlo Sagrini, ogni giorno il menù cambia e anche a chi soggiorna qui per due settimane consecutive non capita mai di assaggiare lo stesso piatto più di una volta. A fare da gradevole corollario a questa prestigiosa dimora, la classica campagna umbra “da cartolina”, punteggiata di piccoli borghi medievali tutti da scoprire.
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