Il castello di Villar Dora è una residenza feudale medievale, fra le meglio conservate della valle di Susa, situato su una piccola collina rocciosa nel centro del paese.
Castello di Villar Dora Storia
La collina ove sorge il castello costituiva già un insediamento nei primi secoli dell'Era volgare, come testimoniato da alcuni reperti romani (lucerne e lacrimatoi), qui rinvenuti nel XIX secolo.
A partire dall'anno 1287, grazie ad alcuni documenti, si può dedurre la struttura dell'edificio detto "Castrum Villaris Almexii". Esso era costituito da tre torrioni collegati da una cinta muraria , visibile ancora oggi nella parte bassa dei muri perimetrali.
La sua importanza strategica fu teatro di rilevanti episodi storici. Si narra fra l'altro che ai suoi piedi si svolse una delle battaglie decisive tra Costantino e Massenzio per il possesso della città di Susa. In seguito si ebbe anche lo scontro tra i Franchi e i Longobardi.
Tra la metà del XIV secolo e la metà del XV secolo, i feudatari della famiglia Provana procedettero ad una ristrutturazione secondo lo stile gotico, sfruttando alcune costruzioni preesistenti e realizzandone di nuove. La zona verso sud-ovest divenne il corpo centrale del castello, costituito da tre unità consecutive: il Palacium (il vecchio torrione meridionale), la torre cilindrica e l'ala di Margaretha De Rotariis.
Si tramanda che nel 1418 Papa Martino V Colonna tornando dal Concilio di Costanza si sia fermato nel Castello. I vari rami della importante famiglia Provana si ritovarono nel luogo e fornirono al Papa un esercito per scortarlo nel suo ritorno a Roma. Come ringraziamento il Papa concesse l'onore ai Provana di inquartare il loro stemma con la colonna dello stemma dei principi Colonna.
I giardini furono realizzati nel XIX secolo, sostenuti da una serie di possenti arcate.
Nella prima metà degli anni dieci del XX secolo il conte Antonielli d'Oulx effettuò lavori di restauro che restituirono al corpo centrale del castello il suo aspetto originale medievale. Fra le opere eseguite si ricordano l'asportazionede gli intonaci settecenteschi e ottocenteschi, la riapertura delle bifore e la fedele ricostruzione degli elementi architettonici andati perduti.
Attualmente il castello, ancora di proprietà della famiglia dei conti Antonielli d'Oulx, è utilizzato come residenza privata e una meravigliosa location adibita all'organizzazione di indimenticabili eventi.