Castello di Zumelle

Via San Donà, 4 - 32026 Mel - Belluno   vedi mappa - contatti
ll Castello di Zumelle, ricco di fascino e crocevia di storie medievali, sorge in una valle inserita nell’ambiente naturalistico della Valbelluna.

Castello di Zumelle Storia

La storia del Castello di Zumelle è antichissima, tanto da supporre che il luogo fosse già fortificato in epoca romana. La posizione strategica del castello era infatti sito ideale per vegliare sulla strada militare romana Claudia Augusta Altinate, una porta d’accesso al cuore dell’Europa.  

Le invasioni barbariche avvenute in quegli anni e le susseguenti distruzioni su strutture e strade romane ridussero il castello a un cumulo di rovine. E’ allora che, secondo la leggenda, le fortificazioni furono rifondate da Genserico, uomo di fiducia di Amalasunta regina degli Ostrogoti. 

Per i secoli successivi fino all’Alto Medioevo il castello fu teatro di sanguinose lotte feudali subendo numerosi assedi e devastazioni. Il Castello è conteso tra i potentati di Belluno, Feltre, Ceneda (Vittorio Veneto) e dell'alta Marca trevigiana. E' l'anno 737 quando Liutprando, Re longobardo, infeuda la corte di Zumelle, subito contesa da Giovanni conte di Belluno con sanguinose lotte, tanto che nel 750 dovette accorrere Astolfo, Re longobardo, per redimere la guerra.

Ottone I di Sassonia, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 963 investe i vescovi dei poteri politici affidandogli cariche feudali. La contea di Zumelle è data ai Vescovi di Belluno.

Nel 1037 il castello passa, per volontà di Corrado II il Salico, al suo protetto il barone Abelfredo che muore senza eredi maschi e lascia i possessi alla figlia Adelaita che prende in marito Valfredo di Colfosco. La figlia Sofia va in sposa a Guecello da Camino, con conseguente unione dei vasti feudi dell'alto trevigiano e di tutta la Val Belluna.

Testi non attendibili danno Sofia da Camino, contessa di Zumelle, opporsi in armi nientemeno che a Federico Barbarossa nel 1160, accorsa a dar manforte ai Castellani di San Cassiano, assediati da Cristiano da Magonza, vicario dell'Imperatore. La valorosa Sofia muore nel 1177 a Mareno di Piave e viene sepolta nell'Abbazia di Follina, dove si trova tutt'ora, a conferma degli strettissimi legami tra i feudi dell'alta Marca e la Val Belluna.

E' di questo periodo il massimo splendore del castello. Potrebbe essere stato dotato di ben quattro cerchie murarie e quattro torrioni, nonchè un forte presidio militare.

Il testamento di Sofia è nuovamente motivo per discordie e contese tra Caminesi, Zumellesi, Bellunesi e la contea è suddivisa in due parti. Contesa risolta a Venezia, allora neutrale, e confermata da Federico Barbarossa il 2 giugno 1177.

Già nel 1192 il patriarca Gottifredo scomunica i trevigiani e nelle discussioni intervengono il Papa Clemente III e l'Imperatore Arrigo IV, che danno delega al Vescovo di Trento di risolvere la contesa. Il vescovo di Belluno, Gerardo, rientra in possesso della Contea e del Castello di Zumelle e questo è pretesto per scatenare devastazioni di paesi tra le armate trevigiane e padovane, accorse in aiuto al Vescovo per ordine dell'Imperatore. Il 18 giugno 1193 viene tolta la scomunica ai trevigiani ed emessa la sentenza che affida definitivamente al Vescovo di Belluno tutti i possedimenti di Sofia. Viene anche stabilito di abbattere il Castello di Zumelle per non dar adito ad ulteriori motivi di contesa. Ma i trevigiani ricorrono all'imperatore Enrico IV, che annulla la sentenza.

La rabbia del Vescovo si abbatte su tutti i castelli occupati dai trevigiani in terra bellunese. Il 6 aprile 1196 assedia il castello e, dopo un sanguinario assalto, lo conquista, lo incendia e distrugge. Stessa fine fanno altri castelli famosi: Castel Mirabello di Sedico, Castel Landredo, Castel d'Ardo (Trichiana), la Tagliata di Quero, la torre-fortezza al Praderadego.

La vendetta trevigiana non si fa attendere e, guidate da Valperto da Onigo, truppe trevigiane entrano nel bellunese scavalcando il Praderadego. Il vescovo è ferito, fatto prigioniero e condotto a morte tra atroci sofferenze, Valperto rimane ucciso in battaglia sul campo. Papa Innocenzo III scomunica i trevigiani e la città subisce un pesante 'embargo'.

Rizzardo da Camino, vicario imperiale, si riappropria nel 1311 del castello e lo riedifica nelle forme attuali lasciandovi un piccolo presidio militare. Ma la grande epopea feudale è terminata e la decadenza politica e militare matura pian piano.

Un'ultima fiammata, nel senso letterale del termine, avviene con il saccheggio, da parte delle truppe imperiali associate alla Lega di Cambrai, nel 1510. Il castello nonché tutta la conca Feltrina, Feltre in particolare, vengono messi a ferro e fuoco.

Zumelle è prontamente ristrutturato, ma il complesso diviene più che altro dimora di campagna e riparo per contadini, con la lunga e sonnolenta 'pax' veneziana e la dismissione da ruoli militari di tutte le strutture medioevali con l'abbattimento di molti castelli. Proprietari per tre secoli i conti Zorzi, signori di Mel, passa poi alla ricca famiglia veneziana dei Gritti e quindi, alla caduta di Venezia, confiscato dai nuovi padroni austriaci. 

Il tempo però ci ha consegnato il Castello di Zumelle come il meglio conservato del bellunese: la struttura presenta due ampie sale ricevimenti, insieme al cortile interno, in cui possono trovare ospitalità fino a 150 persone. 

Il ristorante, ricavato in un rustico in pietra annesso al maniero medievale, offre un ricercato menù che nella sua semplicità si adatta a pranzi e cene importanti così come a serate a tema, matrimoni e celebrazioni. La cucina è rinomata per la sua gastronomia di carattere regionale e per la scelta di materie prime genuine con particolare attenzione ai prodotti tipici del territorio. 

Di facile accesso grazie all’ampio parcheggio ai piedi del castello, dispone di spazi aperti ideali per le serate estive. 

Il bed and breakfast interno al maniero dispone di tre stanze, che accolgono gli ospiti in un ambiente dal grandissimo fascino inserito in un’oasi verde e di spazi naturali ideali per escursioni a piedi, in bicicletta e a cavallo. 

Castello di Zumelle

Epoca
  • Medioevo
Dove
  • Italia, Belluno
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Castello di Zumelle
  Via San Donà, 4 - 32026 Mel
  +39 0437 548122
  www.castellodizumelle.it

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