Residenza dei Signori di Maniago sin dal XVI secolo, il palazzo, oggetto di un recente restauro è circondato da un parco di 8 ettari comprendente un giardino all'italiana. All'interno del cmplesso ha sede una scuderia con la scuola di equitazione che organizza corsi e escursioni sui territori che vanno dal monte Jouf ai Magredi.
Palazzo d'Attimis Maniago Storia
L’acquisizione, la trasformazione ed il completamento della villa nella forma attuale, ebbero luogo fra il 1513 ed il 1750. Infatti già dalle divisioni del 1448 fra i Consorti di Maniago, risulta che Federico ed il figlio Giovanni Antonio possedevano un’abitazione “fuori del castello” per cui l’esistenza di un’abitazione esterna alle mura castellane si può far risalire al 1428 circa. Tale abitazione fu da loro ingrandita con acquisti di immobili limitrofi. Queste acquisizioni e trasformazioni si erano rese necessarie per riparare i gravissimi danni conseguenti ai terremoti del 1511 e quello ancor più disastroso del 1575 , che danneggiò gravementeil castello e parte del paese. Sulla facciata del corpo nord del palazzo, che si può ritenere la più antica, il noto pittore Pomponio Amalteo affrescò attorno al 1550 il Leone di San Marco, che tiene sotto la zampa lo stemma del casato maniaghese.
La definitiva attuale sistemazione ed abbellimento del complesso immobile, avvenne a cura di Fabio I di Maniago nel primo '700 in occasione del suo matrimonio con la Contessa Caterina della famiglia dei Conti di Spilimbergo.
Dai documenti dell’archivio dei conti d’Attimis Maniago è possibile seguire le fasi di trasformazione del complesso: si riorganizza la parte centrale, si costruisce la scala e la copertura del portico, oltre alla la cedrera ed il granaio. Inoltre si fanno i lavori del giardino all’italiana.