Palazzo Becchi-Magnani è un edificio residenziale di Reggio Emilia costruito nella seconda metà del XVI secolo dai conti Becchi come sede di rappresentanza della famiglia. La superficie del complesso è di circa 3.000 metri quadrati ed è formato dal palazzo nobiliar, oggi destinato alle attività espositive e culturali della Fondazione Palazzo Magnani, e dal corpo delle scuderie, con una suggestiva facciata sulla corte principale.
Palazzo Magnani Storia
L’edificazione di Palazzo Becchi-Magnani risale con ogni probabilità alla seconda metà del XVI secolo, periodo nel quale i Conti Becchi decidono di realizzare in città la propria abitazione di rappresentanza.
Il palazzo, infatti, ha subito diversi interventi a causa dei numerosi passaggi di proprietà: dopo i conti Becchi il possesso passa alla famiglia Dionigi e poi agli inizi del Settecento ai Chioffi che a metà '800 promuovono importanti lavori di restauro.
Dopo ulteriori passaggi di proprietà nel 1917 l'immobile è acquistato da Giuseppe Magnani che alla sua morte trasferisce la proprietà al figlio Luigi, collezionista d'arte, musicologo e uomo di cultura
Alla morte del professor Magnani, avvenuta solo un mese dopo la chiusura della mostra, il palazzo viene acquistato dalla Provincia di Reggio Emilia. Nel 1997 il palazzo, dopo una serie di restauri che hanno adeguato la struttura alla sua nuova funzione, è diventata sede di importanti attività espositive mirate ad accrescere il patrimonio culturale della comunità reggiana con mostre di fotografia e di arte moderne e contemporanea di grande valore intellettuale. Tra gli eventi espositivi più significativi si ricordano, a titolo di esempio, la mostra dei dipinti di Antonio Ligabue, la mostra di scultura di Arnaldo Pomodoro, la mostra sulla figura della Contessa Matilde di Canossa, che hanno registrato un grande successo di visitatori e privilegiando tematiche volte a valorizzare il territorio.
Nel 2010, per garantire una strategia ed una organizzazione d'impresa in grado di offrire maggiore flessibilità ed operatività, si decide di passare dalla gestione diretta di un unico ente pubblico alla costituzione di una Fondazione di partecipazione pubblico-privata, che ha come scopo principale quello di allargare la partecipazione, appunto, coinvolgendo altri enti pubblici e singoli privati nel progetto di valorizzazione e promozione dell'arte e divenendo, con atto costitutivo datato 11 novembre 2010. La Fondazione da allora e fino ad oggi persegue con coraggio e dedizione l'obiettivo di promuovere e diffondere le arti visive e la cultura sul territorio e nel mondo attraverso un comitato scientifico di grande spessore culturale e un consiglio di amministrazione attento e appassiona