Personaggio storico Antonio Stradivari

Nato nel: 1643  - Deceduto nel: 1737
Divenuto ben presto celebre in tutta Europa, costruì, oltre ad archi, chitarre e strumenti di forma varia, tranne contrabbassi, a quanto si calcola, più di 1100 tra violini e viole e almeno 80 violoncelli, che sono stati suonati dai massimi violinisti di ogni tempo tra cui Nicolò Paganini e G.B. Viotti. 

Lavorò nella bottega di Nicola Amati a Cremona. Nel 1680 acquistò una casa in piazza S. Domenico (oggi piazza Roma) e vi aprì bottega propria, ove lavorò fino alla morte. Ebbe 11 figli, dei quali due, Francesco (1671-1743) e Omobono (1679-1742), seguirono la professione paterna, senza però eccellere. 

Nel1782, per esempio, G. B. Viotti fece conoscere i suoi violini in Francia e poi in Inghilterra, e questi due Paesi s'aggiunsero all'Italia, alla Spagna, alla Germania, nel ricercare febbrilmente i prodotti stradivariani, considerati la più perfetta espressione dell'arte della liuteria. 

Facendo tesoro delle gloriose tradizioni di due scuole, la bresciana e la cremonese, e valendosi del consiglio dei grandi violinisti italiani del tempo, nel corso di oltre 75 anni di lavoro, Stradivari elaborò incessantemente i principi della propria arte, riuscendo ad affermare la propria personalità in tutti gli elementi essenziali, finalizzati alla resa acustica, e, anche in quelli secondari finalizzati a un continuo perfezionamento estetico, nella costruzione degli strumenti ad arco. Di particolare importanza ai fini della resa del suono il dosaggio dei vari componenti della vernice.

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