Eretto nel 1336 da Guglielmo Bevilacqua e successivamente ampliato dal figlio Francesco per conto degli Scaligeri, il Castello di Bevilacqua si presenta circondato da un ampio fossato e da tre ordini di mura fortificate con annesso ponte levatoio.
La fortezza ha in principio sia funzioni di rappresentanza che difensive, data la vicinanza con le ostili signorie degli Estensi e dei Carraresi e nel corso del tempo viene danneggiata dai numerosi scontri con la Repubblica di Venezia con conseguente occupazione dei Serenissimi.
Venuto meno il ruolo tattico delle origini, nel 1532 la struttura medievale viene completamente riammodernata e trasformata in residenza nobiliare dall’architetto Michele Sanmicheli.
Nel 1756 Gaetano Ippolito Bevilacqua restaura parte degli interni ricavando i saloni del primo piano; tuttavia, nemmeno un secolo dopo, il castello viene dato alle fiamme a seguito degli eventi napoleonici e successivamente rimesso a nuovo in più riprese dalla contessa Felicita Bevilacqua, con lavori che conferiscono all’intero complesso un’immagine neogotica secondo il gusto neoromantico del tempo.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale viene occupato dal’esercito tedesco come postazione di comando per poi divenire, alla fine del periodo bellico, un collegio salesiano fino al 1966, anno in cui il guasto di una caldaia causa un nuovo incendio.
Abbandonato dai religiosi e ceduto ai privati, è col 1990 e l’arrivo della famiglia Cerato che la struttura subisce finalmente un’importante opera di ripristino, riportando gli interni cinquecenteschi, il cortile interno e il giardino pensile agli antichi splendori.
Situato tra Padova e Verona, il castello è circondato da 25.000 mq di parco, dispone di una superficie ideale per ricevimenti e matrimoni, sale conferenze atte a ospitare fino a 250 persone e un cortile interno che offre ulteriore spazio per meeting ed eventi in una cornice eccezionale.
La struttura presenta 7 junior suite dotate di un’atmosfera storica unica e il ristorante “All’Antica Ala” che propone ricette locali tradizionali con un occhio di riguardo alle tendenze contemporanee.