Michele Sanmicheli nato a San Michele Extra nel 1484 e morto a Verona nel 1559, è stato uno dei maggiori architetti e urbanisti italiani di stampo manierista. Dopo aver soggiornato a Roma per compiere la sua formazione studiando l’arte di Bramante, Raffaello, Sansovino e Sangallo, rientrò a Verona dove riceverà, nel corso della vita, numerose e prestigiose commissioni. Ingaggiato dalla Serenissima come architetto militare, disegnò numerose fortificazioni nel vasto impero veneziano, assicurandosi così una grande fama.
Infatti, oltre che in Italia, dove si possono trovare le sue opere a Venezia, Verona, Bergamo e Brescia, lavorò molto in Dalmazia, a Zara, Sebenico, Creta e Corfù. Grazie ai soggiorni in queste ultime località fu probabilmente l’unico architetto italiano del XVI secolo ad aver avuto l’opportunità di vedere e studiare l’architettura greca, possibile fonte di ispirazione per l’uso di colonne doriche senza basi. Instancabile lavoratore, oltre alle costruzioni di carattere militare, si occupò anche della progettazione di palazzi e architetture religiose di gran pregio.
Nel 1548 realizzò, a Venezia, il palazzo Corner Mocenigo, che si affaccia sul campo San Polo nel sestiere di Santa Croce[29], i quali medesimi elementi innovativi si ritrovano nei suoi lavori successivi: Palazzo Roncale a Rovigo, Palazzo Honorij a Verona (1553-54) e Palazzo Grimani di San Luca a Venezia (dal 1556 circa), che è anche il suo ultimo capolavoro.
Nel 1555 produsse dei disegni per il rifacimento del deposito del Bucintoro presso l'arsenale di Venezia, mentre l'anno successivo si occupò della realizzazione di un arco trionfale per l'entrata di Bona Sforza a Padova.
Provato duramente dalla perdita dell'amato nipote Giangirolamo, in cui vedeva il suo valido successore, terminò la carriera con il disegno della chiesa circolare di Madonna di Campagna, terminata da Bernardino Brugnoli vicino a Verona. Il 29 aprile 1559 dettò testamento indicando come erede universale suo cugino Paolo, e verso la fine di agosto dello stesso anno si spense nella città natale a causa di una violenta febbre. Le sue spoglie sono custodite nella chiesa di San Tomaso Cantuariense.