Bianca Pellegrini d'Arluno, o semplicemente Blanchina, è stata una nobile italiana, famosa per essere stata l'amante del condottiero Pier Maria II de' Rossi, conte di San Secondo.
Era probabilmente la dama di compagnia della duchessa di Milano Bianca Maria Visconti e moglie del cavaliere Melchiorre di Arluno, funzionario amministrativo della potente famiglia di Francesco Sforza. Alla corte del duca, presso la quale si formò culturalmente, nel 1440 circa, conobbe Pier Maria II de' Rossi, che si innamorò di lei. Pier Maria fece ritorno a Parma e la giovane dama lo seguì.
Benché sposato (1428) con Antonia Torelli, figlia di Guido, conte di Guastalla, Pier Maria fece edificare in onore di Bianca, tra il 1448 e il 1460, il castello di Torrechiara, che divenne il luogo di incontro dei due amanti. Volle che il pittore bresciano Benedetto Bembo decorasse la propria preziosa stanza da letto, la cosiddetta Camera d'Oro, i cui affreschi avrebbero perpetuato i suoi sentimenti per Bianca. Il conte di San Secondo dedicò all'amata anche la rocca dei Rossi di Roccabianca, eretta fra il 1446 e il 1463, residenza invernale della dama. Pier Maria rimase vedovo nel 1468 della moglie Antonia, ma non risulta che in seguito abbia sposato Bianca.
Il Rossi diede l'incarico, tra il 1455 e il 1471, all'orefice parmense Francesco da Enzola di eseguire alcune medaglie recanti la sua effigie e quella della Pellegrini, importanti sotto l'aspetto iconografico, ma oggi quasi tutte disperse. L'artista aveva lavorato per Federico da Montefeltro, Francesco Sforza, Taddeo Manfredi di Faenza, Cecco Ordelaffi di Forlì.
Alla morte di Bianca, avvenuta nel 1480 circa, all'età di 63 anni, venne sepolta nell'oratorio palatino di San Nicodemo del castello di Torrechiara dove, due anni dopo, nel 1482, verrà tumulato anche il sessantanovenne conte.