I Savorgnan (talvolta anche Savorgnani) furono una famiglia aristocratica friulana, ascritta al patriziato veneziano. La casata trae il nome da Savorgnano del Torre, piccolo centro poco a nord di Udine (oggi frazione di Povoletto) di cui furono feudatari. Non è nota la data dell'investitura, ma probabilmente avvenne nella seconda metà del Duecento, successivamente alla rivolta del ghibellino Rodolfo Ciprioner contro il patriarca di Aquileia Gregorio da Montelongo: in quell'occasione il prelato avrebbe sottratto il castello al nobile ribelle per assegnarlo a uno dei figli di Federico di Colmalisio, che già nel 1261 aveva ottenuto un feudo di abitanza presso la stessa località. Suo figlio Leonardo è il primo ad assumere il cognome "di Savorgnano".
La tradizione li vorrebbe oriundi di Aquileia, o forse discendenti da un membro della famiglia Ciprionieri, che seguì Gisulfo I del Friuli, nipote del re Alboino dei Longobardi, durante la calata di questi ultimi in Italia. Dopo la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi, il nuovo imperatore avrebbe istituito il Parlamento del Friuli (777), in seno al quale il casato dei Savorgnan si distinse come possessore del castello di Savorgnano, ottenendo in tal modo da Carlo Magno e dai suoi vicari (i Patriarchi di Aquileia) diverse giurisdizioni, baronie, feudi e, successivamente, il nobile Federico Savorgnan, "Vice Domino del Friuli" e marchese d'Istria, ottenne il titolo di conti palatini dall'Imperatore Carlo IV.
Nel 1385, la famiglia fu assimilata al patriziato veneziano nella persona del detto conte Federico, e tutti i loro titoli furono conseguentemente riconosciuti dal Consiglio dei Pregadi. Al 1797, anno della caduta della Serenissima, i Savorgnan compaiono ancora tra i casati aventi diritto di voto in Maggior Consiglio.
Lo stemma di famiglia è, di fatto, ancora oggi quello della città di Udine.