Il castello sorge all’estremità Sud di una collina che degrada verso la piana, nei dintorni di Trigesimo, ed è visibile dalla strada Pontebbana.
Castello di Cassacco Storia
L’attuale costruzione consta di due torri uguali, quadrangolari, a tre piani, con merlatura aggettante sorretta da archetti pensili e coperte da tetto di coppi, collegate fra loro da un corpo centrale armoniosamente inserito, con la facciata a tre archi a tutto sesto. Una cinta murata, a cui si appoggiano rustici di recente costruzione, circonda l’intero complesso e, tra il castello e il cortile, sono visibili i resti del fossato. Al di fuori della seconda cinta c'è la chiesetta cinquecentesca, con ampliamento settecentesco a pianta rettangolare con due avancorpi sui fianchi per gli altari laterali.
Le prime notizie del maniero risalgono all’anno 1202, riguardano la sosta del conte Enghelberto di Gorizia al castello. La posizione non strategica lo rese poco importante nel periodo medievale, e fu coinvolto marginalmente nei fatti d’arme del periodo e grazie a questo la struttura non subì danneggiamenti, per presentarsi oggi in tutta la sua autenticità castellana. Appartenne ai Signori di Montegnacco, successivamente divenne feudo prima dei
della Torre poi dei
Savorgnan della Bandiera nel 1338 su concessione del Patriarca Bertrando, nel 1466 fu venduto ai Signori di Montegnacco e da loro tenuto fino al 1947.
Secondo una leggenda, che non ha ancora trovato riscontri, il complesso di Cassacco sarebbe collegato con un cunicolo sotterraneo al castello della vicina Tricesimo, per oltre un secolo appartenuti alla stessa famiglia dei Montegnacco, dal quale si poteva avere accesso scendendo per quaranta gradini.