Sulla cima del colle di Susans, nel bel mezzo di un suggestivo paesaggio, troneggiano le quattro poderose torri del castello di Susans.
Castello di Susans Storia
Per avere le prime testimonianze scritte di Susans bisogna giungere al 1036 allorchè il Patriarca
Poppone donò alle monache di Santa Maria di Aquileia un terreno posto in villa de Suzen (o Susan, Suzan, a seconda delle varianti).
Del castello, dato per già esistente o funzionante, si parlerà esplicitamente alle soglie dei XIV secolo, in relazione agli interessi della famiglia feudataria di Pers (denominata precedentemente di Varmo), la quale vi aveva stabilito la residenza di uno dei suoi rami. La presenza dei signori di Varmo a Susans è strettamente collegata al dominio esercitato dalla nobile famiglia su San Daniele e il suo territorio, su investitura dei Patriarchi di Aquileia.
Il castello si ritrovò ben presto protagonista delle guerre feudali che insanguinavano il Friuli e nell'aprile 1350 fu preso e distrutto. Nuovi eventi bellici e fatti d'arme decretarono però la fine delle fortificazioni medioevali.
Nel 1511 durante la rivolta contadina anche Susans fu dato alle fiamme. La distruzione, però, non fu totale e danni ingenti non provocò neanche il successivo terremoto dei 26 marzo, tanto è vero che due anni dopo (nel 1513) il vecchio maniero oppose resistenza, al comando di Camillo di
Colloredo, all'assedio e agli assalti delle truppe imperiali di
Massimiliano d'Asburgo. Tuttavia le lunghe lotte sopportate e le diverse traversie storiche che lo ebbero come protagonista, alla fine, lo resero inabitabile da parte dei nobili di Colloredo, i quali gli preferirono la propria residenza, per cui la giurisdizione non veniva più esercitata nella residenza fortificata del Colle di Susans ma in quella di Colloredo.
Il nuovo edificio che verrà costruito nel XVII secolo si differenzierà in maniera netta dal ruolo bellico giocato fino al 1500, diventando residenza prevalentemente estiva. Infatti il progetto fu elaborato a Firenze, presumibilmente da Fabrizio II di Colloredo ambasciatore e consigliere di Ferdinando, figlio di Cosimo II. Il giovane Colloredo segui anche i consigli degli zii materni Sergio e Antonio Pola, nobili di Treviso, esperti nell'edificazione e nella tenuta di palazzi urbani e ville di campagna. Nei primi mesi del 1640 l'opera era terminata. Lo schema costruttivo dei castello di Susans ripete alcuni modelli propri dell'architettura militare del tardo medioevo, ma soprattutto dell'architettura civile rinascimentale.
Il sisma del 1976 causò notevoli danni al complesso che comunque venne salvato da irreparabili crolli solo per grazie alla sua forma e allo spessore delle mura. La pianta regolare, rafforzata agli angoli delle quattro torri, si dimostrò una figura antisismica di particolare efficacia. Restaurato e riportato al suo antico splendore, oggi ospita al suo interno ampi spazi e dispone di sale di varie dimensioni, arredate con mobilio, quadri e stampe antiche, tali da renderlo adatto per incontri di particolare prestigio, come matrimoni, banchetti, convegni e congressi.