La famiglia Colloredo è una casata nobile friulana che ebbe un ruolo importante nella storia dello Stato Patriarcale di Aquileia, esercitando il potere feudale su un ampio territorio e prendendo parte al parlamento friulano.
Il 4 dicembre 1302 il Patriarca di Aquileia Ottobuono di Razzi concedeva a Guglielmo di Waldsee, visconte di Mels, facoltà di costruire un nuovo castello su di un colle di proprietà della famiglia, presso la villa di Colloredo, nella giurisdizione feudale di Mels; da questa data la famiglia iniziò ad appellarsi "Colloredo Mels".
Tra i feudi che possedette vi furono: l'originario castello di Mels, la città di Venzone, i castelli di Albana e Prodolone (da cui presero il nome due rami della famiglia) con i fortilizi di Sattimberg e Monfort, Colloredo e poi i feudi di Susans e Sterpo, Castel Dobra (Dobrovo) e Fleana (Fojana) (questi ultimi due nell'attuale Slovenia), Sezza, Latisana e Sutrio. Fuori del Friuli possedette palazzi a Mantova e Recanati, i castelli di Opocno in Boemia, di Libenau nella Stiria, di Wolpersdorf, di Ober Vobling, di Aggesbach e di Tullh nella Bassa Austria, il marchesato e la rocca di Santa Sofia in Toscana.
Tra le lotte dei Colloredo ricordiamo quelle contro i patriarchi di Aquileia, i conti di Gorizia, i Caminesi, i Savorgnan, i Torriani. Venne ascritta alla nobiltà di Gorizia e del Sacro Romano Impero nel 1591 ed ottenne quella di baroni in Austria nel 1624, quella senese nel 1627, quella di Mantova nel 1721 e infine quella Milanese nel 1761, conti del Sacro Romano Impero dal 1724. A tal proposito va menzionata la nomina a governatore della Lombardia di Girolamo Colloredo (1719-1725, sotto cui si posero le sbarre al naviglio) e di Hieronymus Graf von Colloredo a Principe-Arcivescovo di Salisburgo. Rudolph Joseph von Colloredo (1706-1788), vicecancelliere dell'imperatrice Maria Teresa, fu elevato al rango ereditario di principe del Sacro Romano Impero nel 1763.
La famiglia si divise in varie linee di cui quella di Asquino si estinse nel 1738 e beni e titoli furono ereditati dai Montecuccoli, quella di Viscardo acquisì il marchesato di Santa Sofia di Marecchiccia, feudo toscano, quella di Mannsfeld ereditò con il matrimonio di Franz Gundakkar (1731-1807) con l'ultima erede Maria Isabella (1771) titoli e beni dei principi von Mansfeld (1780), con diritto di unire i due cognomi dal 1789 (Colloredo-Mannsfeld).
La famiglia vestì inoltre l'abito di Malta, venne insignita col titolo di Visconte di Mels nell'XI secolo e ottenne il titolo di Conte del S.R.I. nel 1824.
Su commissione del Conte Carlo Ottavio di Colloredo, direttore dell'Accademia dei Timidi, nel 1767-69 l'Antonio Bibbiena realizzò a Mantova il Teatro Scientifico, gioiello settecentesco della città, dove Mozart il 16 gennaio 1770 tenne un concerto nella sua prima tournée italiana, all'età di quattordici anni.
Il ramo primogenito della famiglia Colloredo godette dei seguenti titoli nobiliari: Conti del S.R.I., Signori di Colloredo, Mels e ville annesse, Nobili col predicato di detti titoli, Conti dell'Impero Austriaco, Nobili di Recanati.