Il Castello di Prampero è un castello medievale situato nel comune di Magno in Riviera, in Provincia di Udine. Questo antichissimo castello, secondo alcuni studiosi, sorge dove, prima della sua costruzione, c’era una vedetta per il controllo dell'importante via Julia Augusta, strada che da Aquileia partiva verso il Norico, ossia la Germania. Rifatto nel secolo XII, appartenne dapprima ai signori di Pramberg, famiglia di origine tedesca, mentre in seguito ne furono infeudati i signori di Gemona (1227), che assunsero il titolo di signori e poi conti di Prampero.
Castello di Prampero Storia
La sua storia ha inizio nel 1025, quando il patriarca di Aquileia
Poppone concesse in feudo un colle e diede licenza al feudatario proveniente dalla città di Augusta in Baviera di costruirvi un castello per lo sviluppo strategico ed economico dei possessi a lui affidati nell’ambito del rafforzamento del Sacro Romano Impero in Italia. Dalle torri si dominavano le strade sottostanti riscuotendo i pedaggi necessari alla manutenzione delle vie di comunicazione, e si sorvegliavano i lavori agricoli; la corte interna serviva per custodire utensili e vari prodotti.
Dopo che Corrado II concesse l’ereditarietà dei feudi minori (1037), il castello
di Prampero e il colle appartennero all’omonimo ceppo famigliare articolato in più rami, una metà come bene patrimoniale, l’altra sotto il regime feudale.
La costruzione stessa del castello, ampliandosi, divenne residenza dei consortes e allo stesso tempo quartier generale del giusdicente, cioè del maschio primogenito investito dal patriarca (e in seguito dal governo veneziano) del rinnovo del feudo. Tale assetto rimase fino alla soppressione dell’istituto giuridico del feudo da parte dello Stato italiano (1870). Fu allora che il castello e il colle furono acquistati dai fratelli Antonino e Ottaviano di Prampero, divenendo pertanto un bene privato della storica famiglia, con ininterrotta genealogia dalle origini.
l castello non porta segni di distruzione umana. Due invece furono i terremoti che distrussero quasi interamente le strutture del comprensorio di Prampero (1511 e 1976), ma nel tempo in questa zona si registrarono altri violenti e ripetuti disastri sismici tra il XII e XV secolo. Le cronache non menzionano il castello tra i beni allora danneggiati, ma è la costruzione stessa che porta le tracce di rifacimenti riconducibili ai terremoti descritti, dopo il terremoto del 1511, l’archivio famigliare di Prampero attesta che le opere di restauro impegnarono i consortes di Prampero durante tutto il XVI secolo, con il determinante apporto finanziario di Gio Gioseffo (1518-1595), di Fulvio (1554-1602) e di Gio Francesco (1530-1615).
Se si escludono la torre Tarcento che non fu ricostruita e la loggetta a Ovest che prima non esistente il castello apparentemente venne ricostruito senza particolari ammodernamenti, nell’osservanza dei principi costruttivi precedenti, rispettati anche nell’edificazione nella corte del nuovo corpo con la scala esterna (1595). Il maniero prese allora l’aspetto che mantenne fino al crollo del 1976, quando il gravissimo terremoto lo danneggiò profondamente. Subito dopo il sisma purtroppo gli sforzi si concentrarono solo alla riedificazione della vicina chiesa di Santa Margherita, e solo successivamente si è intrapresa l’imponente opera di restauro per riportare il rudere alla sua antica dignità di castello.