Eugenio de Beauharnais nasce il 3 settembre 1781 a Parigi dall’unione del visconte e ufficiale dell’esercito francese Alexandre de Beauharnais e da Giuseppina de Tascher de la Pagerie, poi divenuta prima moglie di Napoleone Bonaparte.
Eugenio diviene così dapprima aiutante di campo del giovane Napoleone nelle campagne in Egitto e poi, divenuto ufficiale, entra nelle più alte sfere politiche e militari del neonato Impero. Bonaparte riponeva massima fiducia in lui (motto dei Beauharnais era “Honneur et Fidèlitè”, onore e fedeltà) e per questo nel 1805 lo investì della carica dell’appena costituito Regno d’Italia, dove fissa la propria residenza principale nella Villa Reale di Monza.
L’anno successivo prende in sposa la principessa augusta di Baviera, dando come regalo di nozze Villa Mirabellino alla moglie. Nel 1812 è messo al comando delle truppe italiane, francesi e bavaresi nella campagna in Russia, rimanendo impresso nei libri di storia per l’eroico comportamento nella battaglia di Ostrovno. La tragica ritirata dalla Russia lascia però in Eugenio profondi segni sia nel carattere che si incupì, sia nella carriera politica e militare: lasciato praticamente solo contro l’esercito napoletano e austriaco.
Dopo l’abdicazione di Napoleone le speranze di salvare il trono e il Regno d’Italia si affievoliscono fino a sparire del tutto quando una folla inferocita lincia a morte il ministro delle finanze Prina, rendendo evidente che anche la popolazione non sosteneva più i francesi.
Il 26 aprile 1814 abdica lasciando l’Italia per ritirarsi in esilio in Baviera. Tuttavia, dopo la seconda e definitiva abdicazione di Napoleone dopo la sconfitta di Waterloo, le potenze vincitrici lasciarono ad Eugenio il possesso dei beni e dei terreni ricevuti come appannaggio in qualità di vicerè. Trascorse così gli ultimi anni di vita gestendo il suo patrimonio e a prendersi cura della numerosa progenie. Morì nel 1824, a soli 42 anni, a Monaco di Baviera in seguito ad un colpo apoplettico.