Franz Liszt, conosciuto in ungherese come Liszt Ferenc, e in tedesco anche come Franz von Liszt, è stato un compositore, pianista, direttore d'orchestra e organista ungherese.
Studiò e suonò a Vienna e Parigi, viaggiò in tutta l'Europa tenendo concerti un po' ovunque. Fu uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell'Ottocento, rivoluzionò la tecnica pianistica e il rapporto tra pubblico ed esecutore. Fu legato a Fryderyk Chopin e a Robert Schumann da amicizia e stima. Nel 1865 divenne accolito nell'ordine francescano della Chiesa cattolica. Era il suocero di Richard Wagner, avendo quest'ultimo sposato sua figlia Cosima. È stato inoltre abate nella Cattedrale di Albano Laziale (Roma).
Come non pochi musicisti del suo tempo, mostrò già prima dei dieci anni notevoli capacità in ambito musicale. Liszt viene ricordato anche per le sue mani più grandi del normale che facevano invidia agli altri musicisti di quel tempo. Dopo aver iniziato precocissimo lo studio del pianoforte con il padre Adam, funzionario ungherese discendente di contadini tedeschi al servizio del principe Esterházy, a undici anni si trasferì con la famiglia a Vienna dove seguì lezioni di composizione con Salieri e di pianoforte con Czerny. Nel 1822, a Parigi, studiò teoria e composizione con Paer, ma non fu ammesso al Conservatorio della capitale da Cherubini. Però si pensò di sfruttare il suo talento come giovane prodigio facendogli comporre un'opera lirica, Don Sanche. Ma l'opera, anche a causa dell'inesperienza del giovane, non ebbe successo e, nonostante fosse molto interessante, finì dimenticata. Nel 1825, quando era già conosciuto come pianista, suonò a Londra al cospetto di Re Giorgio IV. Nel 1826 fu in tournée in Francia e Svizzera pur proseguendo gli studi con Reicha.
Dal 1828 si stabilì a Parigi dove visse insegnando musica. Nel 1830 assisté alla prima esecuzione della Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz; conobbe Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin. Nel 1833 incontrò la contessa Marie d'Agoult; l'anno seguente George Sand.
Tra il 1835 e il 1839 Liszt intraprende un lungo viaggio-fuga con Marie d'Agoult, che abbandona il marito e due figlie. Inizialmente giungono in Svizzera, che ispirerà al musicista l'Album d'un voyageur e il Primo libro delle Années de pèlerinage. Nel dicembre 1835 nasce la loro prima figlia Blandine. Nel frattempo Liszt non trascura la sua attività di pianista (andando a costruire per tentativi l'archetipo del recital moderno) e torna a Parigi per difendere la sua notorietà, specie nei confronti di Thalberg col quale ingaggia una sfida musicale organizzata dalla principessa di Belgiojoso.
Si è ormai nel 1837 quando Liszt e Marie d'Agoult giungono in Italia, dove nasceranno Cosima e Daniel. Soggiornano in particolare sul Lago di Como, a Venezia e a Milano (dove si avvierà una pesante polemica con il pubblico italiano, assolutamente digiuno di musica strumentale), Firenze, Roma e San Rossore. Gli incontri e le amicizie che si intrecciano sono molti e fecondi (Rossini, Bartolini, Ingres, Sainte-Beuve). A questa esperienza si rifanno moltissime pagine musicali, tra le quali il Secondo libro delle Années de pèlerinage. Molti sono anche gli scritti che Liszt ha pubblicato in relazione a questo viaggio e alla condizione musicale dell'epoca (soprattutto le Lettres d' un Bachelier ès Musique). Tuttavia è oggi chiaro che gli articoli, pur esprimendo il pensiero del musicista, sono dovuti alla penna di Marie d'Agoult.
Nel 1840 incontrò due persone che si riveleranno fondamentali per lui e per la storia della musica: Robert Schumann e Richard Wagner. Con quest'ultimo, il sodalizio, in nome del progetto di una musica per l'avvenire, fu immediato e trasformò il Liszt pianista, ormai idolo delle folle in senso pienamente moderno, in uno dei più accesi sostenitori dell'arte totale wagneriana. Il carteggio che ci è rimasto costituisce un documento di rara intensità e profondità poetica.
I concerti in giro per il mondo si susseguirono frenetici. Nel 1844 interruppe il rapporto con Marie d'Agoult e, nel 1847, conobbe a Kiev la principessa Caroline Von Sayn-Wittgenstein con la quale si trasferì in Polonia. Insediatosi a Weimar, nel 1848, iniziò la composizione del poema sinfonico Les Préludes e della Sinfonia Berg.
Durante la rivolta di Dresda del 1849, Liszt aiutò il rivoluzionario Wagner a fuggire in Svizzera. Furono anni di febbrile creatività (nonostante la morte del figlio tredicenne Daniel), tra i moltissimi capolavori a cui diede vita: il poema sinfonico Mazeppa, la Sonata, i due concerti per pianoforte ed orchestra, il Totentanz, e centinaia di pezzi pianistici. Nel 1861, durante un viaggio a Parigi, suonò per Napoleone III e conobbe Georges Bizet. Lo stesso anno a Roma non poté sposare la Von Sayn-Wittgenstein perché quest'ultima non riuscì ad ottenere l'annullamento del precedente matrimonio. In questo periodo Liszt manifestò un forte impulso religioso.
Nel 1862 compose il Cantico del sol di san Francesco d'Assisi; nello stesso anno morì la primogenita Blandine. Decise di entrare nel monastero della Madonna del Rosario di Roma, certo che solo la fede avrebbe potuto essere vero conforto. La relazione tra la figlia Cosima e Wagner (nel 1865 ebbero una figlia Isolde, a cui seguirono Eva nel 1867, e Siegfried Wagner nel 1869) minarono i rapporti con quest'ultimo. Nel 1864, in memoria di Blandine, scrisse La Notte.
Nel 1865 ricevette in Vaticano la tonsura e gli ordini minori. Spesso viene indicato d'ora in poi come Abbé Liszt, ma ovviamente il titolo è meramente onorifico, data la personalità dell'uomo che vestiva quell'abito talare, poiché gli ordini minori non danno diritto di per sé al titolo di abate. La sua vena compositiva si volse sempre più verso la musica sacra: compose la Missa Choralis e il Christus (1867). Nell'ultimo periodo della sua vita, Franz Liszt lavorò incessantemente come compositore e organizzatore di eventi musicali a Weimar e Lipsia insieme al pianista russo Alexander Ilyich Siloti, il vero erede del pianismo lisztiano. Apprezzò moltissimo la musica russa, ammirò il Gruppo dei Cinque e conobbe personalmente Aleksandr Borodin, che andò a trovarlo due volte a Weimar. In Germania, durante il festival di Bayreuth del 1886, chiamato anche "festival Wagneriano" (festival creato da Wagner), Liszt si ammalò gravemente di polmonite e morì il 31 luglio dello stesso anno.