La famiglia Serbelloni (indicata da certa storiografia con la grafia di Sorbelloni) fu un'importante famiglia patrizia milanese, probabilmente originaria di Vimercate.
I primi cenni dell'esistenza della famiglia Serbelloni si ritrovano a Vimercate, già dalla fine del XIV secolo è attestato un tale Pietro detto Ser Bello (da cui probabilmente il cognome) e, secondo la documentazione del Fondo Riva Finoli all'Archivio di Stato di Milano, la famiglia risultava già nobilitata se lo zio del detto Pietro, Vitale, poté sposare nel 1371 la nobildonna Caterina de Capitani di Vimercate. Pietro sposò la nobile Benvenuta Casati.
I Serbelloni facevano parte del sottobosco nobiliare milanese, lavorando come notai, intrattenendo tenui rapporti con la corte, assumendosi incarichi di responsabilità nel laicato che gestiva le parrocchie. Solo dopo il matrimonio tra una Serbelloni e Bernardino de Medici (fermiere, appaltatore delle imposte e finanziere di piccolo livello), in maniera del tutto inaspettata, la famiglia entrò nella nobiltà. Infatti il figlio primogenito della coppia fu Gian Giacomo Medici detto il Medeghino, fatto Marchese di Musso e poi, in sostituzione, di Melegnano, generale imperiale e beneficiato del toson d'oro, mentre il secondo genito fu Giovanni Angelo, poi pontefice con il nome di Pio IV. I loro cugini furono sempre molto favoriti da questa parentela.
Fra i primi esponenti rilevanti si ricorda Gabrio Serbelloni, nominato capitano da Giovanni Giacomo de Medici ed in seguito, sia grazie al cugino, sia per evidenti meriti personali, generale per l'impero e per il pontefice e suo fratello minore Giovanni Antonio Serbelloni creato cardinale da Pio IV nel 1560.
L'ultimo esponente di rilievo del ramo principale della famiglia fu Gian Galeazzo Serbelloni (Milano, 1744 - 1802), educato da Parini, che fece parte del Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina.
Attualmente il ramo principale è rappresentato dai Cetti Serbelloni.
Lo stemma gentilizio ricorda alcune delle numerose e gloriose vittorie riportate dal Grande Gabrio. E' composto da una parte centrale denominata scudo, ai lati si trovano le bandiere, nella parte bassa si possono osservare tre scudetti, il tutto è racchiuso da una corona di Duca e dal gonfalone della Chiesa di Roma.