La famiglia Del Carretto era di discendenza aleramica ed era divisa in molti rami, signori di feudi della Riviera ligure di ponente e del Basso Piemonte. Capostipite della dinastia fu Enrico del Vasto, figlio di Bonifacio del Vasto, signore della Liguria Occidentale e del Piemonte meridionale. Anche Enrico viene spesso chiamato Enrico I Del Carretto, benché egli non abbia mai usato questo nome.
Enrico del Vasto, marchese di Savona e uno dei principali collaboratori di Federico Barbarossa, ebbe due figli, Ottone ed Enrico, che dopo la sua morte (circa 1185) si divisero i suoi domini. Il territorio fu ulteriormente frazionato dai loro discendenti in una molteplicità di domini feudali indipendenti, talvolta uniti in una lega a orientamento ghibellino. Dal 1496 i marchesi di Finale esercitarono perlopiù il primato con il titolo di "vicario imperiale per i marchesati di Savona e Clavesana".
Il nome Del Carretto è solo una di quattro varianti in cui il nome può comparire. I discendenti di Enrico del Vasto preferirono spesso firmare documenti con il solo nome Carretto o Carretus, senza alcune preposizione. Anche la versione dal carretto venne utilizzata. La variante più diffusa nella storiografia meno recente è però del Carretto, in cui la prima lettera minuscola del cognome sembra denotare una provenienza dal paese di Carretto, frazione di Cairo Montenotte, interpretando e traducendo il latino de carreto come un'indicazione d'origine geografica (priva peraltro di qualunque conferma documentaria). La diffusione di questa variante è conseguenza di una posizione politica coerentemente seguita dalla Repubblica di Genova per secoli, mirante a disconoscere ai Del Carretto il titolo di marchesi di Savona (che è attestato con molta frequenza nei documenti carretteschi, ma è completamente assente in tutti i trattati fra la Repubblica e i Del Carretto). Nel 1642 Raffaele Della Torre, il famoso uomo politico genovese, si inventò nella sua diffusissima Cyrologia che il nome derivasse da un fantomatico "marchesato di Carretto" e fosse perciò la prova che i Del Carretto non discendevano da Enrico del Vasto, marchese di Savona. La teoria era finalizzata a negare ai monarchi spagnoli il diritto di sbarco nella rada di Vado e più in generale ogni diritto sul Savonese. Tali diritti, basati sugli accordi di Filippo II con l'ultimo marchese carrettesco di Finale, erano stati poco prima ribaditi nell'investitura di Filippo IV del 1639.