Il Circolo dell’Unione, storico club per gentiluomini di Milano, è stato fondato nel 1841 da un gruppo di aristocratici milanesi sul modello del “Jockey Club” di Parigi, conta ad oggi più di 600 soci, tutti rigorosamente uomini.
Circolo dell'Unione Milano Storia
Il Circolo
dell’Unione nasce a Milano il 28 maggio 1841 su iniziativa di un gruppo di
giovani aristocratici milanesi che una decina d’anni prima aveva abbandonato la
Lombardia, all’epoca sotto amministrazione dell’Impero austriaco, per riparare
in esilio a Parigi e a Londra. In queste città avevano potuto conoscere ed
apprezzare le realtà dei circoli ed una volta rimpatriati pensarono di far
prosperare anche in terra patrìa quei club che tanta importanza avevano assunto
nel tessuto sociale delle grandi capitali europee.
I due
principali promotori dell’iniziativa furono il Principe Emilio di Belgiojoso
d'Este e Giovanni Resta, entrambi fondatori del Jockey Club di Parigi, che
riuscirono a riunire trenta soci, molti dei quali rientrati a Milano dopo
l’amnistia concessa da Ferdinando I d’Austria nel 1838.
La prima
sede del circolo fu presso la Casa Morandet, nell’attuale Via Verdi, e dopo due
anni si trasferì in Via Manzoni così come nei club inglesi le sale erano
riservate ai soli soci, con una biblioteca dove poter sfogliare i numerosi
giornali esteri, sale da gioco, salotti dove conversare e il servizio di
cucina.
Nel 1848 il
circolo chiuse su provvedimento del vicerè Arciduca Ranieri dato che le
attività anti-austriache del circolo continuavano anche con iniziative plateali,
per poi riaprire nel 1859 dopo che l’abbandono di Milano degli Austriaci.
Dopo ave
cambiato varie sedi, negli anni ’80 del secolo scorso il Circolo si spostò in
Via Manzoni, dove ancor oggi ha sede.