Villa Necchi Campiglio è una dimora storica che fa parte del circuito delle "Case museo di Milano".
Situata in via Mozart 14, fu costruita tra il 1932 e il 1935 come casa unifamiliare indipendente su progetto da Piero Portaluppi, uno dei più grandi architetti italiani di quel periodo, ed è circondata da un ampio giardino con campo da tennis e piscina.
Esisteva anche la Camera della principessa, riservata alla principessa Maria Gabriella di Savoia, grande amica delle sorelle Necchi.
Villa Necchi Campiglio Storia
Appartata nel cuore di un signorile quartiere del centro milanese, Villa Necchi Campiglio venne progettata tra il 1932 e il 1935 dall’architetto milanese Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi.
L’edificio, inserito in un incantevole giardino corredato da campo da tennis e piscina , è scandito da ampi volumi lineari; mentre il piano terra fungeva da prestigiosa zona di rappresentanza, con il magnifico spazio verandato sul verde, quello superiore era adibito a zona notte.
Spazi che esprimono l’ingresso del razionalismo nell’architettura cittadina e nello stesso tempo, l’estrosa fantasia del progettista e il persistere di elementi del gusto Déco.
Lo splendore degli arredi déco, degli oggetti d’uso e di importanti pezzi d’arte è stato impreziosito in tempi recenti dal lascito delle collezioni de’ Micheli e Gian Ferrari, ricche di opere: tele di Tiepolo e Canaletto fino a Sironi, Rosalba Carriera, De Chirico, Martini e Wildt.
Dal novembre 2017 la villa si è arricchita della Collezione Guido Sforni: 21 opere su carta di grandi artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani Matisse e altri.
La Villa oggi è aperta a tutti, rispettando così il volere delle sorelle Necchi che nel 2001 affidarono la dimora al FAI proprio per farne un luogo da vivere e frequentare, grazie anche al fresco giardino, ai numerosi eventi in calendario e a un elegante bistrot immerso nel verde.