Dvorac Bežanec

Il castello e il parco Bezanec si trovano a Valentinovo vicino a Pregrada su una piccola collina nelle vicinanze del torrente Plemenscina, da dove si può vedere una pittoresca valle Kostelska.

Il castello fu costruito alla fine del XVII secolo come un edificio a quattro piani con la corte. Negli anni '30 del XIX secolo fu rinnovato nello spirito del classicismo diventando così una delle corti più rappresentative del nostro paese. Al centro di tutte le facciate si alzano timpani triangolari nella zona del tetto. Un orologio a torre si trova sopra la facciata principale, il ricordo delle vecchie torri dei castelli. Le facciate sono interrotte da pilastri, decorate da altane sul lato principale a sud-est e da logge al primo piano e portici aperti al piano terra sul lato sud-ovest. Le facciate delle corti sono aperte da arcate. Il castello è il monumento del patrimonio culturale mondiale. Vi si accede attraverso la via degli aceri di frassino lunga 90 m, sviluppata dopo il 1911. Non si sa quando il parco fu istituito. Nel 1861 c'era un parco a nord-est del castello. Ci sono due fasi nello sviluppo del parco. La più antica corrisponde al tempo del rinnovamento del castello - gli anni 30 del XIX secolo. Poi, un piccolo parco di 1220 m2 si sviluppò dietro il castello. Oggi, ci sono ancora alcuni alberi di quel periodo in esso - ginkgo, tiglio e buttonballs. La seconda fase appartiene al periodo tra il 1900 e il 1911, quando fu costruito il portale d'ingresso, fu tagliata la siepe intorno al parco, furono piantati abeti lungo la strada e nell'area a sud del castello fu sviluppato un parco di 3100 m2. Il muro di pietra di contenimento vicino alla strada, a sud del castello, esisteva prima del 1900.

Una volta, un parco era curato con attenzione. Nada e Cecille Ottenfels ricordano il parco degli anni '30 del XX secolo quando c'erano fiori annuali, rododendri, azalee, gelsomini, siringhe, scatole di terra, rose, allori e palme. La facciata sud-est era coperta di clematidi e le rose giapponesi e i pelargoni erano sul balcone. Oltre a un tiglio di trecento anni, nel parco c'erano i seguenti alberi: Abete del Caucaso, ginkgo, albero di Catawba, buttonballs, pioppi e altri tipi di alberi. Sei ragazze del villaggio si prendevano cura delle palme nel castello nella seconda metà del XIX secolo. Tre di loro annaffiavano quotidianamente le palme in estate e le altre tre si prendevano cura di loro e riscaldavano l'aranciera in inverno. La proprietà Bezanec era di proprietà dei conti Keglevic, poi di un barone Kollenbach, di un barone Schlaum-Linden e infine di un barone Ottenfels-Gschwind. Il castello apparteneva alla famiglia Ottenfels, originaria della Carinzia, per il periodo più lungo.

Ottenfels ottenne un titolo di cavaliere dell'impero tedesco nel 1653 e nel 1696 furono accettati a Kranj e nel 1698 ordini stiriani. Nel 1710 Wolf Jakob Ottenfels ottenne una baronia austriaca. Suo figlio Franz Otto ereditò nel 1751 da suo zio Johann Martin barone Gschwind, un feldmaresciallo imperiale e l'ultimo della sua stirpe, le proprietà e il cognome Ottenfels-Gschwind.

C'erano due persone nella famiglia i cui nomi erano particolarmente legati al castello - Franjo Ksaver (1778 - 1851) e sua moglie Josipa, nata baronessa Schlaum-Linden.

Franjo Ksaver fu ambasciatore austriaco a Costantinopoli (1822-1833) e consigliere di Metternich a Vienna (1833-1846). Aveva un'eccellente conoscenza delle antichità orientali. Aveva una grande collezione di documenti orientali che il suo nipote omonimo depositò all'Archivio di Stato di Zagabria nel 1942. Varie storie sono collegate al nome di Josipa Ottenfels. Visse a Bezanec dal 1842 fino alla sua morte nel 1885, quando fu sepolta in famiglia nella chiesa parrocchiale di Pregrada. Era testarda e tutti i membri della famiglia dovevano obbedirle. Durante la sua permanenza a Bezanec, il castello fu costantemente riparato e rinnovato e le impalcature rimasero lì per decenni. La storia dice che durante il suo viaggio da Costantinopoli una zingara le aveva predetto che sarebbe vissuta finché avesse costruito. Nel 1842 arrivarono da Costantinopoli bauli con mobili e tappeti che lei non ebbe il tempo di aprire durante la sua vita. Dopo la morte di Josipa, tappeti persiani, quadri e mobili furono presi dai bauli. Tra questi era particolarmente significativo un divano coperto di velluto blu con ricami dorati regalato a Franjo Ksaver da un visir turco.
Il castello Bezanec fu spesso adattato secondo le idee dei proprietari retroattivi. Essendo un monumento culturale trascurato dal 1964, ha sperimentato un miglioramento di alta qualità nel 1990.

Grazie all'attuale proprietario, Sinisa Krizanec, che si è preso la libertà di dare uno scopo alla proprietà, di pianificare, finanziare tutto creando così una funzione commerciale prioritaria che permette il mantenimento di uno dei più bei rappresentanti classicisti del patrimonio architettonico monumentale. Seguendo le regole del restauro, un tempo un castello familiare è stato adattato al modo più propositivo di presentazione di alta qualità attraverso una rivalorizzazione turistica ricettiva del tempo presente.