Vincenzo Scamozzi nasce a Vicenza nel 1552. Figlio di un impresario edile, riceve proprio dal padre Giandomenico la prima formazione e già a 26 anni progetta il suo primo capolavoro, Villa Pisani a Lonigo. Allievo di Palladio e grande teorico dell’architettura, delineò i suoi principi nel trattato “L’idea di architettura universale”, composto da una decina di libri che coprono tutti le tematiche inerenti il progettare, formando un linguaggio architettonico personale fondato su principi scientifici.
Oltre che nel Nord Italia l’attività di Scamozzi si estese anche all’estero, sia con opere come il palazzo vescovile di Salisburgo che con svariati viaggi negli ambienti mitteleuropei di Francia, Germania e d’Austria, lasciando un profondo segno anche nell’architettura del nord Europa, in particolare nei Paesi Bassi del ‘600 e ‘700.
Oltre a una notevole quantità di opere, situate soprattutto nel vicentino, Scamozzi concluse alcuni lavori iniziati dal Palladio come il Teatro Olimpico di Vicenza e fu inoltre il primo a progettare l’allestimento di un museo pubblico in Europa, lo Statuario della Repubblica di Venezia.