Villa Cornaro a Piombino Dese, uno degli esempi dell’arte di Andrea Palladio nel territorio della Provincia di Padova. In questa magnifica cornice è possibile vivere momenti intensi in una villa ricca di storia e arte, pienamente recuperata e tornata all’antico splendore.
Villa Cornaro Storia
Nel XVI
secolo la proprietà e il gusto di vivere in campagna si erano definitivamente
affermati tra la nobiltà veneziana: splendide ville sorgevano in pianura e sui
colli, a segnalare con la loro presenza il possesso sulle terre bonificate. Ma
fu il Palladio ad innalzare ad un valore rappresentativo universale il fenomeno
della dimora patrizia di campagna.
In questo
contesto la nobile famiglia veneziana dei Cornaro aveva fino ad allora fornito
alla storia molti capi di stato e comandanti militari a Venezia per più di
seicento anni; tuttavia Giorgio Cornaro non divenne famoso grazie alla politica
(sebbene fosse membro del Gran Consiglio), né per imprese militari, né per le
sue ricchezze: è ricordato nella storia perché nel 1551 commissionò
all’architetto Andrea Palladio la costruzione di una villa nella sua proprietà
di campagna a Piombino Dese.
Il sito
dedicato dal Cornaro alla sua residenza costituì per l’architetto una sorta di
sfida, sia per lo spazio limitato che per la vicinanza dell’importante villa di
Andrea Cornaro, fratello di Giorgio, di cui purtroppo oggi non resta traccia.
Quest’opera
di Palladio esprime serenità e bellezza nella classica proporzione degli
elementi costitutivi, interni ed esterni. Il progetto di Villa Cornaro è
garantito dall’architetto già nei frammenti manoscritti e nel suo trattato (I
Quattro Libri dell’Architettura) e ulteriormente avallata dal Vasari, che ne
parla nell’edizione del 1568 delle Vite.
La residenza
dei Cornaro a Piombino è una delle poche ville in cui Palladio non abbia
previsto la barchesse laterali, a causa dell’esiguità dello spazio a
disposizione. Il progetto stilato
nell’inverno 1551-52, si basa su di una pianta quadrata con due facciate:
entrambe le facciate presentano un pronao a duplice ordine di colonne e tutte
le pareti esterne sono rigate dalla fitta trama del bugnato gentile.
Sorta come
residenza suburbana, Villa Cornaro è caratterizzata dalla presenza delle due
logge sovrapposte: la soluzione, generalmente adottata per i palazzi di città,
è inconsueta per una dimora rurale.
La soluzione
palladiana per la villa con la facciata a doppia loggia, ebbe grande fortuna e
un impatto straordinario sull’architettura successiva: in quanto struttura
flessibile e suscettibile di infinite variazioni, fu l’elemento costitutivo del
Palladio maggiormente ripreso e imitato nell’architettura neoclassica inglese e
americana.
I saloni
interni sono decorati con un ciclo di affreschi, composto da 104 scene e una
visita obbligata meritano i raffinati giardini “all’italiana”. Il parco sul
retro, invece, gravita attorno alla fontana circolare, in passato usata come
pescheria e due file di cipressi accompagnano prospetticamente lo sguardo dalla
villa alla campagna.