Andrea Pietro della Gondola,
detto Palladio, nasce a Padova il 30 novembre 1508. Fin dalla giovinezza il giovane
Palladio è introdotto al lavoro di costruzione, dapprima nella bottega di
scultura B. Cavazza da Sossano e poi, a sedici anni, nel laboratorio di scalpellini
e muratori di Giacomo da Porlezza a Vicenza, dove viene impiegato come
scalpellino nella realizzazione di monumenti e statue.
Il momento chiave della sua
carriera avviene durante la costruzione della villa di Cricoli, di proprietà
del poeta umanista Gian Giorgio Trissino, il quale divenne suo protettore
seguendolo negli studi e forse anche attribuendogli il soprannome di Palladio,
da Pallade Atena, dea greca protettrice della sapienza. Sempre con Trissino il
Palladio si reca in viaggio a Roma per studiare in prima persona le antiche
rovine romane e gli antichi monumenti che, uniti allo studio delle opere
dell’architetto latino Vitruvio, saranno di fondamentale influenza nella sua
produzione. Da queste osservazioni nasceranno anche un opera sull’architettura
in quattro libri che avrà un grandissimo successo.
Tra le opere del Palladio si
trovano numerosi palazzi e chiese ma soprattutto le ville, dove lo “stille
palladiano” emerge in tutta il suo splendore, facendolo diventare uno degli
architetti più influenti di tutta l’architettura occidentale.
Tra il lavori più importanti si
possono citare il Palazzo della Ragione di Vicenza, sua prima opera di rilievo,
Palazzo Valmarana, Palazzo Chiericati e Villa Almerico-Capra detta La Rotonda,
vero e proprio paradigma della produzione palladiana, fatta di armonia e
proporzioni. La maggior parte delle chiese si trovano a Venezia, mentre i
palazzi e le ville sono concentrate nei territori di Vicenza, ora protette come
Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’ultima sua opera intrapresa è
il magnifico Teatro Olimpico di Vicenza iniziato nel 1580, anno in cui secondo
la tradizione Palladio muore a Maser, in provincia di Treviso.