Il “Vittoriale degli Italiani” è una monumentale cittadella estesa per circa nove ettari, costruita tra il 1921 e 1938 dal poeta Gabriele D’Annunzio in collaborazione con l’architetto Giancarlo Maroni, come mausoleo della sua avventura di artista ed eroe. Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico ed attira ogni anno oltre 180.000 visitatori.
Vittoriale degli Italiani Storia
Il
Vittoriale degli Italiani – così Gabriele D’annunzio definì questa casa-museo
che l’avrebbe ospitato durante gli ultimi anni della sua vita – occupa un vasto
terreno di nove ettari in cui si trova un complesso di edifici, tra cui il
Museo della Guerra, la Cittadella, le Biblioteche, gli Archivi, il Teatro,
piazze, viali, fontane e corsi d’acqua ed è situato nel comune di Gardone
Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda.
Collezionista
e arredatore d’eccezione, il “Vate” progetta nel dettaglio l’eclettica
scenografia della sua abitazione, dove vengono raccolti migliaia d’oggetti
d’arte, ceramiche, tappeti, argenti e tracce del “vivere inimitabile” del
poeta-soldato: dedicato all’Italia e agli Italiani, nel 1925 viene dichiarato
monumento nazionale.
Da non
perdere la “Priora”, la casa vera e propria dove visse D’Annunzio: in perfette
condizioni di conservazione, mantiene gli ambienti intatti come nel giorno in
cui morì il poeta. Sale dalla luce soffusa e dal silenzio ovattato, con arazzi
e tappeti preziosi a ricoprire le pareti, conservano oggetti artistici unici ed
inimitabili, busti, statue ed argenti. Tutte le stanze sono denominate secondo
un particolare simbolismo: Leda, Zambracca, Mappamondo, Lebbroso, Mascheraio.
Tra le
svariate attrazioni del complesso, degno di nota è senz’altro il Teatro,
affacciato sul lago e concepito alla stregua di un antico anfiteatro greco,
tant’è che l’architetto Maroni fu inviato in più occasioni a Pompei per studiare
dal vivo la struttura.
La
cittadella conserva anche molti cimeli storici legati alle imprese belliche
italiane nella Prima Guerra Mondiale, dalla prua della Nave Puglia, all’aereo
SVA del volo su Vienna, al MAS 96 della celebre Beffa di Buccari. Tra gli
oggetti più significativi visibili nelle grandi sale sono presenti inoltre il
medagliere personale di D’Annunzio, le sue divise e varie bandiere e gonfaloni.
In tutto
l’allestimento si è volutamente evitato di adottare tecnologie espositive
moderne ma si è realizzato un museo che rispecchiasse lo spirito e l’atmosfera
originari della casa così come D’Annunzio e Maroni l’avevano voluta e
realizzata
Al pari
degli interni, gli ampi spazi di verde all’esterno sono stati oggetto dei un
accuratissimo allestimento d’autore: natura, arte e simbologia si intrecciano,
esaltate da una profusione di cipressi, oleandri, palmizi, ulivi e siepi,
un’antica limonaia e un magnifico roseto.