La Biblioteca Hertziana, parte dell'Istituto di ricerca tedesco Max Planck, ha sede a Roma a Palazzo Zuccari. Fondata nel 1913, raccoglie più di 300.000 volumi e una fototeca con oltre 800.000 fotografie, costituendo uno dei centri di documentazione più importanti al mondo sull'arte italiana. Dal 1994 parte dell’edificio dedicata alla biblioteca è stata oggetto di un’integrale demolizione e ricostruzione su progetto dell’architetto Juan Navarro Baldeweg, dando vita a una “nuova” Bibliotheca Hertziana, modernissima costruzione in acciaio, cristallo e travertino.
Biblioteca Hertziana Storia
La Biblioteca Hertziana, fondata nel 1913, a seguito di un lascito della mecenate tedesca Henriette Hertz a favore dell’Istituto per lo studio dell’arte italiana e romana (in particolare del Rinascimento e del Barocco), fa parte dell’Istituto della Società tedesca Max Planck. Ha sede nel Palazzo Zuccari sul Pincio, alla sommità della Scalinata di Trinità dei Monti.
Un’importante passaggio nella storia della Biblioteca Hertziana è avvenuta negli anni compresi tra il 1994 e il 2013: nel 1994, a causa di natura statica e di carenza di spazio, l’Istituto Max Planck decise di indire un concorso internazionale vinto dall’architetto Juan Navarro Baldweg. Una trasformazione che l’ha resa a lungo solo parzialmente accessibile, ma che nel 2013 è stata riaperta in una veste completamente nuova, con uno sviluppo su più piani dominati da elementi in vetro, legno, acciaio. Opera di restyling resa che ha rappresentato una vera e propria sfida architettonica, sia per il vincolo di modificare le facciate degli edifici storici presenti, che per il ritrovamento di resti della Villa di Lucullo del 60.a.C venuti alla luce duranti i lavori.
Il fondo della biblioteca, costituito da oltre 300.000 volumi, rappresenta un punto di riferimento per gli storici dell’arte di tutto il mondo, unitamente alla ricca collezione di fotografie, oltre 800.000.