La Biblioteca Angelica, fondata nel 1604 dal vescovo agostiniano Angelo Rocca, è la prima biblioteca europea aperta al pubblico.
Il fondo antico è stimato in circa 120.000 volumi relativi prevalentemente al pensiero agostiniano e alla storia della riforma e controriforma.
Dal 1940 è sede dell'Accademia Letteraria dell'Arcadia e dal 1975 fa parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Biblioteca Angelica Storia
La Biblioteca Angelica è una biblioteca italiana, che si trova a Roma in piazza Sant'Agostino, nei pressi di piazza Navona, accanto alla basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio.
Il patrimonio della biblioteca è piuttosto articolato: i manoscritti sono circa 2.700 tra latini, greci ed orientali, e 24.000 i documenti sciolti. La biblioteca possiede inoltre più di 1.100 incunaboli e circa 20.000 cinquecentine; 10.000 circa sono le incisioni e le carte geografiche conservate dall'istituzione. Imponente è anche il posseduto di libri contemporanei, per cui è previsto il servizio di prestito.
La Biblioteca prende nome dal vescovo agostiniano Angelo Rocca , scrittore erudito e appassionato collezionista di edizioni pregiate, responsabile della Tipografia Vaticana durante il pontificato di Sisto V, che negli ultimi anni del XVI secolo affidò la sua raccolta libraria di circa 20.000 volumi ai frati del convento di Sant'Agostino di Roma.
Nella prima metà del Settecento, il convento romano e la sua biblioteca fecero da sfondo alle controversie religiose dell'epoca: in Angelica sono presenti edizioni di testi proibiti ancora oggi fondamentali per gli studi e le ricerche sul periodo della Riforma e della Controriforma. La Biblioteca aveva ottenuto una speciale autorizzazione a possedere libri proibiti e proprio questa deroga alla censura le permise di conservare i circa 600 volumi della biblioteca del vescovo agostiniano Enrico Noris .Nel 1762 il fondo della biblioteca fu raddoppiato con l'acquisto della ricchissima biblioteca del cardinale Domenico Passionei e in quegli stessi anni i frati incaricarono della ristrutturazione del convento l'architetto Luigi Vanvitelli, che terminò la realizzazione dell'attuale salone nel 1765. La biblioteca, chiusa per lavori sin dal 1748, fu riaperta al pubblico solo nel 1786, quando fu terminata la stesura del catalogo delle opere a stampa.
Nel secolo XIX la storia dell'Angelica fu scandita dalle vicende storiche che interessarono la città di Roma: dall'invasione dei francesi alla proclamazione della repubblica mazziniana, avvenuta nel 1849. Le vicende degli agostiniani in Angelica terminarono nel 1873, con il passaggio della biblioteca allo Stato italiano.
Dal 1940 conserva in deposito circa 10.000 volumi di proprietà dell'Accademia Letteraria dell'Arcadia. Dal 1975 dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nello stesso anno fu acquistata la biblioteca del critico letterario Arnaldo Bocelli, che comprende testi di letteratura italiana del Novecento. Nel 2005 è pervenuto in dono il Fondo Cardone: 800 volumi di letteratura francese e italiana degli ultimi anni dell'Ottocento. Nel 2009 è stata acquisita, in dono, la raccolta libraria del professor Achille Tartaro con 1200 opere in gran parte di critica letteraria.