Castel Thun

Via Castel Thun, - 38010 Vigo di Ton - Trento   vedi mappa - contatti
Emblema degli antichi fasti di una delle casate trentine più ricche e potenti, Castel Thun domina ancor oggi, imponente e austero, la Valle di Non. Il maniero di Thun è un esempio tra i più interessanti di architettura castellana. Unisce il bel palazzo signorile e gli ampi giardini ad un complesso sistema di fortificazioni, costituito da torri, bastioni, fossati e muraglie.

Castel Thun Storia

Costruito a metà del XIII secolo in cima ad una collina a 609 m. sopra il paese di Vigo di Ton, in una bellissima posizione panoramica rispetto all’intera Valle di Non, fu sede della nobile famiglia dei Thun, che lo abitò fino al 1992.

Il castello, splendido esempio di architettura castellana trentina, ad oggi conserva gli arredi originali, le preziosi collezione d’arte, una ricca pinacoteca e un’importante biblioteca con migliaia di volumi.

La struttura tipicamente gotica è circondata da un vasto sistema di fortificazioni a pianta regolare, con quattro torri di vedetta, bastioni, baluardi, fossato e cammino di ronda. Nel complesso spicca la “Porta Spagnola” costruita in stile moresco e risalente al 1566, così chiamata in memoria di un leggendario viaggio in Spagna di Giorgio Thun.

Sorpassato il primo cortile, s’incontra l’ingresso del palazzo comitale; al piano terra sono situate le sale pubbliche, mentre al primo piano le stanze dei signori. Tra i numerosi saloni sono da segnalare la stanza del Vescovo, dove dormiva il Principe Vescovo Sigismondo Alfonso, la stanza del Camino con il suo magnifico caminetto rinascimentale e la stanza dei Morti che ancor oggi riporta sulle sue pareti annerite i segni del fumo dei ceri accesi durante le veglie funebri.

Le difese della prima cinta muraria furono potenziate dalle quattro torri d'angolo: la torre della polvere e la torre di Francesco Agostino, la torre di Basilio e quella della Biblioteca. Sono dello stesso secolo la porta blasonata tra le due torri delle prigioni (1541), la porta «spagnola» (1566), forse mutuata da un manufatto iberico da GiorgioThun al rientro dal viaggio in Spagna al seguito dell'imperatore Carlo V. 

Alla metà del secolo, principe vescovo un altro Thun, Domenico Antonio, venne realizzata la scala a due rampe. Tomaso Giovanni Thun (1737-1796), principe vescovo di Passavia, si dedicò poi all'ampliamento del complesso. Il mastio fu modificato e sopraelevato, mentre lungo la strada fu eretta l'edicola poligonale dedicata a San Giovanni Nepomuceno.

Dopo le spogliazioni napoleoniche e le vendite decise da Matteo Thun (1812-1892), il complesso venne ceduto a Francesco Thun, del ramo boemo della famiglia, che con il figlio Zdenko arredò il castello e lavorò ai giardini all'italiana nel campo. Nel 1992 la Provincia di Trento acquisì l’intero complesso quadri, arredo, archivio e biblioteca di 7.300 libri.

La cappella del maniero, dedicata a San Giorgio, conserva un interessante ciclo di affreschi di scuola tedesca risalenti al XV secolo. Il tutto si somma ai ritratti dei principi vescovi, all’argenteria, ai vetri, alle porcellane, alle carrozze, contribuendo a ricreare l’atmosfera dell’agiata vita della nobiltà trentina.

Castel Thun

Epoca
  • Medioevo
Dove
  • Italia, Trento
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