Castello di Magione o dei Cavalieri di Malta

Viale Cavalieri di Malta, 31 - 6063 Magione - Perugia   vedi mappa - contatti
Il Castello di Magione fu costruito nel XII secolo con la funzione di ospedale per i pellegrini in viaggio per Roma o Gerusalemme. La produzione del vino, che qui ha avuto inizio nel Medioevo, rappresenta una realtà storica di eccellenza nel territorio insieme ai cerali e all’olio. I vigneti sono situati sulle colline adiacenti al Lago Trasimeno ad un’altitudine che va dai 250 ai 350 m s.l.m. dove il sole e la perfetta esposizione, garantiscono il clima migliore per ottenere ottimi vini rossi strutturati e vini bianchi importanti e fruttati. Oltre alla vite, sulle stesse colline, trova il giusto microclima l’ulivo con il quale si produce olio da cultivar autoctone nel rispetto della tradizione umbra. La proprietà totale raggiunge gli 530 ettari totali, di cui 32 di vigneto.

Castello di Magione o dei Cavalieri di Malta Storia

Il castello dei Cavalieri di Malta, o Badia, è un complesso fortificato ricordato fin dagli ultimi anni del secolo XII come hospitium, utilizzato dai viandanti che, lungo la Via Francigena, desideravano raggiungere Roma o Gerusalemme. I documenti più antichi che menzionano la struttura ospedaliera gestita dai cavalieri gerosolimitani risalgono al novembre 1171.
L'edificio si trova nel paese di Magione in via Cavalieri di Malta, 31, in provincia di Perugia, vicinissimo al lago Trasimeno, ed è stata la residenza estiva (di solito in settembre) del principe e gran maestro dell'Ordine di Malta, soprattutto dagli anni sessanta con fra Angelo de Mojana di Cologna e fra' Andrew Willoughby Ninian Bertie.
Quando fu eretto era caratterizzato solo da due costruzioni collocate a "L", sovrastate da una torre campanaria. Successivamente fu ampliato fino a raggiungere una pianta quadrata, con un vasto cortile centrale, protetta da una cinta muraria con robusti torrioni agli angoli.
Nel Quattrocento si procedette alla definitiva trasformazione del complesso, ancora di tipo ospitaliero, in castello con l'aggiunta della torre rotonda, dei peducci, di un insieme di merli a coronamento della parte fortificata e di una corte loggiata. Le fastose stanze del primo piano dimostravano che l'antico hospitium ormai aveva assunto gli elementi distintivi di una nobile dimora, pur conservando particolari protettivi e disponibilità di ospitare i pellegrini.
Unitamente agli appartamenti dei religiosi, ai locali di servizio e alloggio, riconducibili alle radicali modifiche quattrocentesche attribuite all'architetto bolognese Fioravante Fioravanti che aveva operato presso la cattedrale di San Lorenzo e la Porta di Sant'Angelo a Perugia, l'antica badia naturalmente annoverava tra le sue mura una cappella, dedicata a san Giovanni Battista, patrono dei cavalieri di Malta, con interessanti affreschi della scuola del Pinturicchio (una Natività e la Madonna con Bambino e Santo). Fu il cardinale Giovanni Battista Orsini, titolare della commenda sull'abbazia, a volere, nel 1502, la realizzazione dei dipinti.
Il castello conobbe una vasta notorietà per una truce vicenda, descritta da Niccolò Machiavelli ne Il Principe, verificatasi nelle sue stanze: la Congiura della Magione. Si trattò di una cospirazione tramata, nel 1502, contro Cesare Borgia, dai suoi medesimi cobelligeranti. Il "Valentino" voleva fissare a Bologna la capitale del ducato di Romagna, appena costituito, e questo preoccupò molto Oliverotto da Fermo, Vitellozzo Vitelli, Giampaolo Baglioni, Paolo Orsini e Antonio Giordano che, con altri, si ritrovarono nel maniero magionese, nell'appartamento del cardinale Orsini, per congetturare una strategia di difesa, tramite un'alleanza con i Da Montefeltro, i Medici e la repubblica di Venezia contro il Borgia per difendere i Bentivoglio. Il fatto si concluse tragicamente per quasi tutti i congiurati, a favore di Cesare.
"La Badia" fu sempre un significativo luogo di sosta per papi, sovrani e autorevoli personaggi che transitavano lungo la Via Francigena e l'ospitalità dei cavalieri era sempre confortevole e puntuale.

Sala d’Arme
La parte del castello, ora dedicata a Centro Congressi, venne realizzata durante gli ampliamenti del XIV secolo per ospitare la sala d’arme dei cavalieri ospedalieri in tempi moderni divenne il granaio castello.
In origine vi si accedeva dal piano terra, questo piano venne realizzato successivamente come possiamo dedurre dalla parete nord-est dove in basso compaiono le parti terminali di arcate gotiche che sono interrotte dal solaio del pavimento ma che proseguono al piano inferiore.
In fondo al salone possiamo ammirare i modelli di due imbarcazioni appartenenti ai Cavalieri di Malta, come possiamo vedere dalle bandiere issate con lo Stemma di Stato: la croce latina bianca su fondo rettangolare rosso.
Le galee rappresentano il glorioso passato dei Cavalieri di Malta che, a seguito dell’abbandono della Terra Santa avvenuto nel 1291, scoprirono la vocazione marinara navigando costantemente le acque del Mediterraneo e combattendo più volte contro le flotte dei corsari musulmani.
Sulla parete lunga di destra è presente una nicchia dove sono esposte una serie di spade antiche dei cavalieri, mentre in fondo alla sala è conservata una raccolta di oggetti legata all’Ordine tra i quali spicca il modello del Santo Sepolcro realizzato in madreperla.

Sala degli Stemmi
Salendo la scalinata interna e percorrendo il loggiato si arriva alla “Sala degli stemmi”.
Questo è il salone di rappresentanza del castello ed è dominato dallo stemma dell’Ordine di Malta completo di tutti i suoi attributi: una croce con otto punte contornata da un rosario, alla quale è sovrapposto il tondo rosso con croce latina bianca.
Le due Croci sono collocate al di sotto di un manto principesco sostenuto da una corona.
Questo è lo stemma ufficiale del Gran Magistero delle Istituzioni del Sovrano Ordine, che ad oggi constano di 6 Gran Priorati, di 6 Sottopriorati, di 47 Associazioni Nazionali e di oltre 100 Missioni diplomatiche.
Lo stemma dell’Ordine è esposto assieme al baldacchino rosso che viene riservato solo agli “stemmi sovrani“, ossia agli stemmi degli “Stati Sovrani” come quello dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Gli stemmi appesi alle pareti sono relativi ai vari Priorati ed ai Gran Maestri che si sono succeduti nel tempo, come ad esempio quello nella parete tra le due finestre che rappresenta il penultimo Gran Maestro Frà Andreas Bertie, in carica fino al 2008.

Attualmente il Castello, perfettamente restaurato, è al centro di una vasta tenuta agricola e vitivinicola. Dietro prenotazione, è possibile visitare alcune sale del Castello e la cappella. Il chiostro ed il negozio della vinoteca sono aperti al pubblico.

Castello di Magione o dei Cavalieri di Malta

Epoca
  • Medioevo
Dove
  • Italia, Perugia
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Castello di Magione o dei Cavalieri di Malta
  Viale Cavalieri di Malta, 31 - 6063 Magione
  +39 075 843547
  www.sagrivit.it

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