Antica residenza nobile a Dobbiaco, la Gustav Mahler Stube prende il nome dal sui più celebre ospite, il compositore boemo che qui trascorse tre estati dal 1908 al 1910. Nel maso sono disponibili due appartamenti, da 4 a 5 persone, e un ristorante famoso per offrire le prelibatezze tirolesi, preparate seguendo le antiche ricette di famiglia.
Gustav Mahler Stube Storia
Il settecentesco maso Gustav Mahler Stube si trove nell’amena cornice dei prati e boschi di Dobbiaco, in provincia di Bolzano. All’esterno è presente un parco zoologico recintato dove si incontrano nel loro habitat cervi, gatti selvatici, gufi, cinghiali e altre specie minacciate dall’estinzione, mentre passando all’interno si entra in un ambiente dove "il corpo e l’anima ne traggono sicuramente giovamento" così come scriveva l’ospite più famose del maso, il compositore
Gustav Mahler che qui trascorse le estati dal 1908 al 1910; qui trovò infatti la pace e ispirazione per comporre alcune delle sue più grandi opere come la Nona sinfonia, la Decima (incompiuta) e il celebre Canto della terra; la sua stanza, rimasta tale e quale, è visitabile, così come la casetta di legno nel parco dove il maestro si ritirava a comporre.
L’ospitalità è data da due solo appartamenti, per questo molto desiderati, da 4 e 5 persone; nell’edificio è presente poi un rinomato ristorante, famoso per la sella di capriolo e la selvaggina, ma anche per i piatti tipici tirolesi: canederli, polenta e schlutzkrapfen, prodotti con materie prime freschissime seguendo le antiche ricette di famiglia. Le stuben rivestite in legno completano l’atmosfera degli ambienti dove trascorrere soggiorni tranquilli e rilassanti, dove la semplicità e il calore riportano ai tempi passati.