Il rifugio Antonio Locatelli (in tedesco Dreizinnenhütte) è un rifugio situato nel parco naturale Tre Cime in Alto Adige, a 2.450 m. Il Rifugio consente l’alloggio sino a 140 persone, con 40 letti in camerette e 100 cuccette in dormitorio.
Rifugio Antonio Locatelli Storia
La storia del Rifugio Antonio Locatelli inizia nel 1881, quando il proprietario dell'hotel Post di Sesto, Karl Stemberger, propose di costruire un rifugio per la sezione Alta Pusteria del Deutscher und Österreichischer Alpenverein, il club alpino austro-tedesco, presso la forcella di Toblin. Dopo un sopralluogo dell'intera sezione, tutti i partecipanti rimasero entusiasti del panorama unico che si gode sulle Tre Cime di Lavaredo, sul monte Paterno e le montagne circostanti, e decisero di costruire il rifugio sulla forcella.
Karl Stemberger assunse la direzione dei lavori, mentre il progetto fu realizzato dal presidente della sezione, l'ingegner Rienzner di Dobbiaco. I lavori iniziarono nella primavera del 1882. In due mesi si procurò il materiale e si eresse un semplice edificio ad un piano di 4x8 m di pietra tagliata con il tetto ad una falda. Il piccolo rifugio comprendeva al piano terra una sala attrezzata, una cucina in muratura, due tavoli, panche ed alcune sedie. Accanto ad essa vi era una porta che conduceva ad una seconda stanza che fungeva da giaciglio per i pastori. Sul lato est, vi era una scala esterna che portava al sottotetto, che conteneva fino a dieci giacigli.
Il piccolo rifugio doveva essere aperto per l'autunno, ma il tempo non fu sempre favorevole. Infatti proprio nel 1882, si ricorda in tutta l'Alta Pusteria un'alluvione nel mese di settembre. L'inaugurazione slittò quindi al 1883. Per la sua realizzazione si spesero 1.250 fiorini, di cui 900 provennero dalla cassa centrale ed il resto fu pagato invece dalla sezione.
Il rifugio fu però distrutto durante la prima guerra mondiale da una granata italiana.
Nel 1922 venne ricostruito un rifugio al posto del precedente, dalla sezione Alta Pusteria dell'Alpenverein Südtirol. Nel 1923 il rifugio venne espropriato a favore della sezione del CAI di Padova la quale apportò nel 1935 un importante restauro.
Il nuovo rifugio non fu ristrutturato ma costruito ex-novo in una posizione leggermente diversa. Un semplice monumento costruito su uno spigolo del visibile ex-sedime ricorda la precedente struttura e il nome di Sepp Innerkofler.
Dalla grande terrazza panoramica si gode di una meravigliosa vista sulle Tre Cime di Lavaredo e il Monte Paterno. Il rifugio può essere facilmente raggiunto partendo dal Rifugio Auronzo (Giro delle Tre Cime) oppure dalla Val Fiscalina attraverso Val Sassovecchio o attraverso la Valle Rienza, Landro
Presso il rifugio si trovano una piccola cappella e due piccoli laghi: i laghi dei Piani (Bödenseen).