Il mulino Gervasoni di Baresi è un edificio rurale del XVII secolo incorniciato dal suggestivo paesaggio delle Prealpi orobiche, in Val Brembana. Attivo fino al 1996 grazie al suo ultimo mugnaio, Maurizio Gervasoni, è stato acquisito dal FAI nel 2006 prevedendo un'opera di recupero del fabbricato e dei suoi meccanismi al fine di custodirne la memoria storica.
Mulino Maurizio Gervasoni Storia
Situato in un contesto paesaggistico unico, nel territorio della piccola località montana di Bàresi, in val Brembana, il fabbricato rurale in pietra risale al XVII secolo e ancor oggi conserva un torchio per la spremitura delle noci, un mulino per le farine (risalente 1672) e alcune testimonianze di un antico forno per il pane. Dall’attività di questi opifici decine di comunità della valle hanno ricavato per secoli i prodotti necessari alla propria sussistenza: farina, pane e olio per l’alimentazione e l’illuminazione.
Sopra l’ingresso un affresco raffigura una Madonna con Bambino, mentre a destra è rappresentato un albero di noce. Sede di antichi mestieri e tradizioni, per la sua rilevanza storica e antropologica, il mulino è stato sottoposto a vincolo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Grazie a una donazione di Intesa Sanpaolo, la Fondazione nel 2005 ha potuto acquistare il mulino dalla famiglia Gervasoni. Il progetto del FAI ha previsto un’opera di recupero e restauro dell’edificio e dei suoi meccanismi, affinché la preziosa memoria storica in esso custodita non andasse perduta. La gestione del mulino è stata poi affidata alla comunità locale e la struttura è visitabile nei mesi primaverili ed estivi ed è raggiungibile a piedi lungo brevi sentieri molto semplici.