La Torre della Botonta offre camere a appartamenti intorno al borgo medievale del XIV di Castel San Giovanni. Ogni alloggio vanta un ingresso indipendente e presentano inoltre un angolo cottura completamente attrezzato. La Colazione è a buffet e nelle aree comuni è presente la connessione Wi-fi. Immersa nella verde campagna umbra, la struttura dista 12 km da Spoleto e 34 da Assisi, entrambe raggiungibili tramite piste ciclabili.
Torre della Botonta Storia
La secolare storia di Torre della Botonta è indissolubilmente legata a quella di Castel San Giovanni , la fortezza borgo risalente al XIV secolo situata nel cuore dell’Umbria. Una parte del maniero conserva ancor oggi il suo imponente impianto medievale ed è stata ripensata come dimora storica, un luogo dove cultura, arte e natura si fondono con un’ospitalità fatta di eleganza e di buona tavola.
A Torre della Botonta si ha l’impressione di fare un tuffo nel passato, in un’epoca in cui il borgo fortificato era terra di confine e oggetto di aspre contese tra le città di Spoleto, Trevi e lo Stato Pontificio.
Il castello fu costruito dal cardinale Egidio Albornoz con il nome di San Giovanni della Botonta, nel 1376, e fu offerto in feudo ai Botontei. Nel 1400 arrivò Foligno con Ugolino III Trinci, mentre nel 1432 il podestà Albertino da castel San Giovanni reggeva anche Pomonte e Collemancio. Vi fu poi un periodo di contesa tra Trevi e Spoleto: dapprima, nel 1471 la bolla papale di sisto IV punì Spoleto, affidando il castello a Trevi, solo nel 1502 gli abitanti, allettati da promesse economiche, tornarono alla città dell’Albornoz anche grazie all’aiuto del capitano di ventura Saccoccio.
Altre guerre seguirono, fin quando nel 1520 fu definitivamente assegnato a Spoleto da Leone X, dietro pagamento di oltre 3000 ducati. Comune autonomo denominato fino al 1863 Castel San Giovanni e quindi Castel San Giovanni di Spoleto, divenne nel 1875 un paese appodiato al comune di Castel Ritaldi, tanto che la denominazione ufficiale fu, fino al 1827, comune di Castel Ritaldi e San Giovanni.
Castel S. Giovanni ottimamente conservato, a pianta quadrata, con torri angolari a sezione circolare, è uno splendido borgo fortificato che si staglia con le sue mura imponenti nel panorama limpido e rasserenante della valle umbra. Nella valle spoletina, vasta regione fertile delimitata da catene montuose e solcata da due corsi d’acqua: il fiume Clitunno ed il torrente Marroggia. Il castello unisce in sé le bellezze naturalistiche a quelle urbanistiche, storiche e artistiche; un piccolo gioiello da visitare contemplare e conoscere.
All’interno delle mura, erette a protezione del preesistente insediamento, a sua volta sviluppatosi intorno alla prima romanica chiesa di S. Giovanni de Botonta o de Porcaria, si trovano nobili dimore quattrocentesche. Rimangono anche i resti dell’antico ponte levatoio che conduce alla torre d’ingresso. Fino alla seconda guerra mondiale ancora esisteva un fossato tutt’intorno.
La chiesa posta al centro del castello è dedicata a S. Giovanni Battista, di cui si celebra la nascita il 24 giugno. Sussiste ancora per quest’occasione la consuetudine popolare di preparare l’acqua odorosa dei cento fiori o cento odori: la sera prima si immergono erbe aromatiche e petali di fiori in un bacile d’acqua che si profuma per la mattina della festa.
Torre. A guardia della porta, di forma quadrata, con i suoi 21,48 m è la più alta delle cinque torri castellane ed è conclusa da quattro merli guelfi per lato. Si presenta come una mini fortezza, in età feudale era rifugio d’emergenza e strumento di controllo e avvistamento del territorio
Nei tre edifici che componevano il complesso trovano posto le camere degli ospiti: un’austera eleganza caratterizza le quattro camere e l’appartamento, con volte in pietra e mobili d’epoca. Tendaggi artigianali dai colori naturali decorano le camere, dove comfort moderni si integrano in questa dimora dallo charme unico.
Una loggetta antica conduce gli ospiti all’appartamento con due camere, uno spazioso soggiorno con camino e un angolo cottura. E’ qui presente anche un prezioso affresco, testimone della storia di questo luogo.
La cucina del ristorante “Grotta della Torre” è un viaggio attraverso i sapori della ricca gastronomia locale, un percorso che segue l’andamento delle stagioni, passando dal tartufo estivo alle specialità alla brace nei mesi invernali.
La Torre all’ingresso del forte è uno dei luoghi più particolari del castello: al suo interno una libreria e una piccola sala per romantiche cene a lume di candela. La prima colazione viene invece servita all’interno del Rivellino, la struttura che congiungeva la torre con il torrione est.