Villa Medici Giulini

Villa Medici Giulini Storia

Il contatto con Villa Medici Giulini è decisamente una questione di sensazioni, comunicate da un intrecciarsi continuo di sfarzo e allo stesso tempo di sobria eleganza. Ma a predominare su tutte queste sensazioni c’è quella onnipresente della passione che ha animato la padrona di casa nella scelta di ogni particolar, dal mobile d’antiquariato all’oggetto prezioso, Pur nella vastità della residenza si è così riusciti a creare un “museo vivo”, dove ogni stanza, piccola o grande che sia, trasmette il calore di una casa privata vissuta ogni giorno.

La villa, che risale al 1643, è sede di una delle più ricche collezioni al mondo di strumenti a tastiera antichi, tra cui spiccano pezzi unici o rarissimi di fortepiani, clavicembali, spinette e organi. E a ulteriore conferma dello spirito vivo di questa dimora, va detto che gli strumenti sono tutti pronti per essere suonati dalla padrona di casa o dai suoi ospiti con gli spartiti aperti sui leggii. Tra gli habituè della villa sono infatti grandi musicisti e concertisti di fama mondiale. Impeccabile anche l’acustica del salone centrale: affrescato nel Settecento da Francesco Zuccarelli, è lì’autentico cuore della villa, nonché una straordinaria sala concerti o di registrazione.

Le camere si trovano nella foresteria, ricavata nell’edificio retrostante alla villa e pernottare qui può appagare la tentazione nascosta di gustare il piacere di assistere,”accidentalmente”, a un concerto privato; piacere da gustare, magari, ammirando il gioco di luci e ombre che la sera illumina il settecentesco giardino all’italiana, uno dei più antichi di tutta la Lombardia.