Figlio di Alessandro e di Rosa Maltoni, un fabbro e una maestra elementare, Benito Mussolini nasce a Dovia di Predappio, in Romagna, il 29 luglio 1883.
Giovanissimo aderisce alle formazioni politiche socialiste. Nel 1901 diviene maestro elementare e, dopo un periodo di militanza in Svizzera, rientra in Italia. Nel 1909 è a Trento dove viene nominato segretario della locale Camera del Lavoro e direttore del giornale socialista 'Avvenire'. Nel settembre dello stesso anno passa a Forlì dove ottiene l'incarico di segretario della federazione provinciale socialista e direttore del bollettino 'La lotta di classe'. Nel 1911 si distingue per una fervente campagna contro l'intervento italiano in Libia e l'anno seguente, nel luglio 1912, entra nella direzione nazionale del Partito Socialista Italiano (PSI) assumendo la direzione del suo quotidiano nazionale, l' 'Avanti!'.
Contrario fino al settembre 1914 all'ingresso nella 'Grande Guerra' delle forze italiane, due mesi dopo cambierà radicalmente posizione mandando alle stampe il primo numero del foglio interventista e ultranazionalista 'Il Popolo d'Italia'. Gli costerà l'espulsione dal PSI il 23 novembre del '14. Chiamato alle armi nel 1915, viene inquadrato nell'11° Reggimento Bersaglieri dell'Esercito e nel '17 è ferito in combattimento.
Finita la guerra, nel 1919 sostiene l'occupazione operaia delle fabbriche a Dalmine e il 23 marzo, con un programma anticapitalista, anticlericale e antimonarchico - sebbene fortemente nazionalistico - nel 1919 fonda a Milano il movimento dei 'Fasci di Combattimento' ' movimento, che nel '21 diventa un partito - che lo porterà in Parlamento nel 1921. Nel 1922 è al Congresso nazionale del partito dove organizza la 'Marcia su Roma' del 28 ottobre. E' l'inizio dell'era fascista.
L'esercito italiano minaccia di disperdere i suoi adepti ma re Vittorio Emanuele III rifiuta di firmare lo stato d'assedio e Mussolini, il 30 ottobre, dopo la caduta del governo Facta, e ricevuto l'incarico dal sovrano, costituisce il suo primo ministero supportato dal PNF, il Partito Nazionale Fascista che, col tempo, gli garantisce un potere esecutivo illimitato.
Dopo essersi assicurato con la forza la vittoria elettorale del 1924 - con un forte premio di maggioranza garantito dalle disposizioni della 'legge Acerbo' del '23 - a seguito della crisi dell'Aventino, è coinvolto nell'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, ma avvalendosi dell'indifferenza di Casa Savoia ' che, di fatto, asseconda la liquidazione progressiva delle opposizioni - e della titubanza delle altre forze politiche, nel gennaio 1925 proclama sciolto l'assetto costituzionale liberale e il conseguente nuovo corso fascista.
Sorge, dunque, la dittatura contraddistinta dal partito unico al potere, dalla soppressione delle libertà civili di stampa, riunione, parola; dal rafforzamento delle prerogative del governo, dall'attribuzione di poteri costituzionali al Gran Consiglio del Fascismo, dalla nascita dell'OVRA (la polizia segreta) e dei Tribunali speciali. Ne segue, inoltre, una progressiva e sistematica operazione di propaganda che identifica i caratteri sociali e culturali del totalitarismo italiano: nascono nuovi istituti di regime, si diffonde l'esaltazione delle virtù guerriere del condottiero, il 'duce', nasce una cultura di massa con nuovi simboli, nuove ritualità, nuovi linguaggi tesi al consolidamento di un consenso assoluto al regime del 'Littorio'.
Durante l'era fascista nasce l'IRI, l'Istituto dell'Enciclopedia italiana 'Giovanni Treccani', il CNR, l'AGIP, l'INPS, l'INAIL, Cinecittà, il Festival del Cinema di Venezia.
Nel 1929 Mussolini stipula con la Chiesa Cattolica i 'Patti lateranensi' con l'intento di chiudere la 'questione romana' che aveva diviso, dagli anni del Risorgimento, lo Stato italiano unitario e la Santa Sede. Dopo aver mosso guerra all'Etiopia con l'obiettivo di creare un impero coloniale italiano, nel 1935 stringe un'alleanza con la Germania di Adolf Hitler ' salito al potere due anni prima. Tale alleanza si consolida con la guerra di Spagna del '36, le leggi razziali antisemite del 1938 e viene ratificata dal 'Patto d'acciaio' del 1939. E' l'inizio della seconda guerra mondiale e l'Italia fascista combatte a fianco della Germania nazista e dell'Impero del Giappone, ma è un disastro, prima in Grecia e poi in Russia.
Il 25 luglio del 1943 Mussolini viene sfiduciato dal Gran Consiglio del Fascismo, l'organo di direzione suprema dello Stato, sollevato da capo del governo dal re e arrestato. Sarà liberato l'11 settembre da paracadutisti tedeschi sul Gran Sasso e condotto in Germania da dove ricostituisce il partito fascista e proclama la Repubblica Sociale Italiana con sede a Salò, nel nord Italia.
Il 28 aprile del 1945, tenta la fuga travestito da ufficiale tedesco ma viene catturato dai partigiani a Dongo, vicino Como, e fucilato insieme alla compagna Claretta Petacci a Giulino di Mezzegra.
Il suo corpo martoriato dai colpi viene quindi esposto alla folla a Milano a Piazzale Loreto. Il suo corpo giace nella cappella di famiglia del cimitero di Predappio.