Castello della Manta

Via De Rege Thesauro, 5 - 12030 Manta - Cuneo   vedi mappa - contatti
Il Castello della Manta sorge in posizione strategica tra le colline di Saluzzo e Cuneo. Celebre per lo splendido ciclo di affreschi tardogotici che ne decorano le sale, considerati fra i più importanti d’Europa, è fortezza medievale trasformata nei secoli in palazzo signorile dalla nobile famiglia dei Saluzzo della Manta, che ne mantenne la proprietà per oltre quattrocento anni.

Castello della Manta Storia

La magnifica vista delle Alpi Cozie, dominata dal massiccio del Monviso, fa da cornice a questo celebre maniero che sorge negli immediati dintorni di Saluzzo, su una delle ridenti colline della valle Varaita.

La struttura del castello è frutto di aggiunte posteriori al fabbricato originario del XII secolo. L'edificio, trasformato nel tempo in dimora signorile, iniziò ad assumere la fisionomia attuale solo all'inizio del XV secolo grazie all'opera della nobile famiglia Saluzzo della Manta, originata da Valerano, figlio illegittimo del marchese Tommaso III di Saluzzo. Con l'estinzione di questo ramo del casato, alla fine del 1700, fu abbandonato e cadde in rovina. Dai Saluzzo passò ai Radicati, quindi ai Provana e infine ai de Rege Thesauro. Dopo la donazione al FAI, nel 1984, sono stati avviati i lavori di recupero e restauro che hanno riportato il complesso alla sua condizione originaria.

Il complesso comprende: una torre, alcuni resti di torri scomparse sugli alti muraglioni, il grande giardino, le grandi sale affrescate. Il castello è "da ammirare con calma", secondo il motto dei conti della Manta, come si legge sul camino al lato dell’ingresso: leit leit, adagio adagio.

Tra il 1416 e il 1426 un maestro pittore, ancora anonimo nonostante i numerosi tentativi di attribuzione, per ordine di Valerano affrescò la sala baronale, eseguendo uno dei più significativi esempi dell'arte tardogotica in Piemonte. Il ciclo di affreschi rappresenta una serie di eroi ed eroine illustrati secondo la tradizione iconografica classica, mentre indossano preziosi abiti secondo la moda del Quattrocento. Sulla parete opposta, invece, si trova il tema della Fontana della Giovinezza, dove personaggi di vario rango ed età si immergono presso una fontana esagonale per uscirne giovani e rigenerati, pronti a vivere per l'eternità.

Al secondo piano si trova uno degli ambienti dove si cela uno dei più grandi misteri del castello: si nasconde infatti nel soffitto di una delle sale del secondo piano un mappamondo, circondato da una grande “O” e seguito dalla scritta: SPIRITUS INTUS ALIT cioè “lo spirito alita dentro”, esso ritrae oltre all’Europa, tutta la costa dell’America e quella dell’Antartide nonostante si tratti con molta probabilità di un affresco risalente al periodo tra il 1418 e il 1430 come tutti gli altri affreschi del castello, un rompicapo che tutt’oggi appassiona gli appassionati d’arte e gli storici.

 

Castello della Manta

Epoca
  • Medioevo
Dove
  • Italia, Cuneo
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  Via De Rege Thesauro, 5 - 12030 Manta
  +39 0175 87822
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