Il Castello di Falconara si erge su un promontorio a picco sul mare, su uno dei tratti più belli del Mediterraneo. La struttura dispone di camere twin e matrimoniali, arredate con eleganza e raffinatezza da dove godere del panorama mozzafiato. Il Castello, con il suo esperto staff, si propone anche come ambiente esclusivo per celebrare matrimoni, ricevimenti o cene di gala e rendere indimenticabile ogni evento.
Castello di Falconara Storia
Maestoso e solitario, abbarbicato su un promontorio a picco sul mare, il castello Falconara sembra quasi uscito da un quadro, nel quale il color ocra delle rocce e delle mura si staglia nel blu intenso del mare e nei verde di un fitto palmeto. Un paradiso esotico che oggi può essere “conquistato” e goduto attraverso varie formule di ospitalità. Si può affittare il castello in esclusiva, riservandone quindi tutti i 19 posti letto, o per appartamenti da 1 a 10 persone, o per pernottamenti da 2 a 4 giorni per gruppi da un minimo di 10 partecipanti a un massimo di circa 30. Per le prime due tipologie è incluso nelle tariffe il costo di una o due governanti fisse. Gli interni conservano molti degli arredi originali, affreschi e trofei di caccia, conquistati dal padrone di casa nei suoi numerosi safari in Kenya.
Il castello, che sorge a pochi metri dalla spiaggia, fu edificato in diverse epoche attorno al nucleo centrale rappresentato da una vecchia torre quadrata detta appunto 'della Falconara' perché inizialmente i proprietari la utilizzavano per l'allevamento del falcone da caccia, sport molto amato in periodo svevo-normanno. Di preciso dunque, non si sa quando fu costruita la torre ma possiamo certamente dire che il castello esisteva già nell’854, quando l’emiro Alaba divenne signore di Butera. Ampliato e rafforzato nel corso del tempo, il maniero mantenne comunque, la sua funzione di vigilanza contro le incursioni dei pirati che fino al XVIII secolo saccheggiavano le coste.
Della primitiva struttura oggi si conserva soltanto la grande torre quadrata alta 36 metri, abbellita da bifore di stile catalano con esili pilastrini e capitelli. L'edificio nel corso dei secoli ha cambiato diversi proprietari, dai Santapau ai Branciforte ed infine ai Bordonaro, i quali a turno rimaneggiarono la struttura e gli ambienti. A metà dell'800 il maniero fu arricchito di una nuova ala e ristrutturato come elegante residenza nobiliare. L'ala ottocentesca, sviluppata verso il mare, comprende un ampio terrazzo affacciato direttamente sul litorale antistante, ospita un vasto salone un loggiato laterale ed è collegata mediante un scalone alla torre. Tutto l'edificio inoltre, è parzialmente circondato da una cinta muraria merlata, di recente fattura, attraversando la quale si accede ad un baglio sul quale si affacciano i vari corpi che compongono il complesso. Nei saloni interni sono sistemate collezioni di ceramiche, maioliche, una ricca pinacoteca e diversi trofei di caccia. Il castello ospita, inoltre, un Antiquarium di archeologia con i reperti ritrovati in tutto il territorio di Butera dopo gli scavi effettuati negli anni '50. Nel cortile interno invece, è possibile ammirare, scavate nella roccia, profonde fosse e cisterne, che dovevano servire a conservare viveri per consentire di resistere a lungo agli assedi dei nemici.
Passato poi nelle mani della casata dei Santapau, nel 1540 pervenne ad Ambrogio di Santapau Branciforte, che fu investito del titolo di principe di Butera. Dopo numerose successioni, ritornò nuovamente in mano all’ultima discendente dei principi, Caterina Branciforte, che andò in moglie al conte Giorgio Welling. Allo scoppio dei moti risorgimentali del 1848, l’ufficiale tedesco abbandonò l’Italia, vendendo il castello al barone e diplomatico Antonio Chiaramonte Bordonaro, avo del barone Roberto, attuale proprietario.