L'Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare è arroccato su di una rupe che rende impenetrabile l'edificio su tre lati. Composto da una chiesa, un nucleo abitatativo e da un giardino pensile, venne costruito dai celestini agli inizi del 1300 per tramandare la memoria della prima residenza eremitica di Pietro da Morrone e successivamente di Papa Celestino V
Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare Storia
Incastonato sulle pendici del Monte Porrara a 1278m. di quota nel comune di Palena, l’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare venne costruito dai celestini agli inizi del 1300 per tramandare la memoria della prima residenza eremitica di Pietro da Morrone, successivamente Papa Celestino V. Qui visse, per tre anni, in una piccola grotta, tuttora visitabile, tanto angusta bassa (scavata con le sue mani nude) che a malapena poteva accoglierlo in piedi o sdraiato. Il santuario rimase in possesso dei celestini ani sino allo scioglimento dell’ordine nel 1807, poi passò alla famiglia del Baroni Perticoni che ne fecero la loro residenza estiva fino al 1970, quando l’eremo venne donato al Comune di Palena. Il complesso del santuario è formato dalla chiesa, da un complesso abitativo, dal cortile e dal giardino pensile. La struttura è stata ristrutturata nel 1994, grazie ai fondi nazionali stanziati a seguito del terremoto del 1984 che aveva causato il crollo del tetto della parte abitativa.