Situata a Firenze in via Pietrapiana con affaccio su via Martiri del Popolo, la Farmacia del Canto delle Rondini fa parte degli esercizi storici della città che conserva quasi intatto tutto l’arredo d’epoca. Fondata a metà del 1300 è restaurata su gusto neogotico nel 1919 facendo rivivere le antiche atmosfere dell’Arte degli Speziali nella moderna Firenze.
Farmacia del Canto delle Rondini Storia
La fondazione della Farmacia del Canto delle Rondini di Firenze risale probabilmente alla metà del XIV secolo ed era ospitata originariamente nell’angolo tra via Verdi e via Pietrapiana al piano terra di Palazzo Uccellini, dal cui stemma raffigurante tre rondini su campo rosso ha preso il nome.
Nel 1919 l’architetto Adolfo Coppedè, su commissione dell’industriale Filippo Maria Contri, ristrutturò gli interni secondo il gusto neogotico, rispettando però il carattere trecentesco originale. Qualche anno più tardi, nel 1936, nell’ambito del progetto di risanamento del quartiere Santa Croce, la farmacia fu trasferita nella sede attuale in via Pietrapiana mantenendo però gli arredi, riadattando il mobilio ai nuovi spazi.
Secondo la tradizione qui si collocava la spezieria di Matteo Palmieri, colto umanista e politico del Quattrocento, ed ancora oggi entrando si vive una sorta di divertente paradosso storico, con il farmacista ad accogliere i clienti tra architravi, mensole, pannelli decorati con motivi trecenteschi, mobili in legno massello scuro, ferri battuti, vasi di ceramica con incisioni e un tabernacolo goticheggiante con la Madonna delle Rondini opera di Umberto Bartoli.
Il banco vendita è decorato infine con un pannello ad olio raffigurante un malato che riceve una trasfusione di sangue. Secondo
la tradizione qui tramandata, si tratterebbe di un ricordo della prima
trasfusione di sangue mai avvenuta tra esseri umani e che sarebbe stata
portata a termine proprio in questa farmacia.
Oggi la farmacia è gestita dal Dr. Danilo Bagetta dove esercita soprattutto la vendita dei farmaci della medicina contemporanea.