Il Teatro La Fenice, uno dei maggiori d’Italia, è stato realizzato da Antonio Selva a partire dal 1790. Più volte distrutto e risorto dalle proprie ceneri come il mitologico uccello di cui porta il nome, è oggi il principale teatro lirico della città lagunare e sede veneziana dell’eccellenza musicale italiana.
Teatro La Fenice Storia
Il Teatro La Fenice è il principale teatro lirico di Venezia ed uno tra i più eleganti teatri italiani. Si trova nel Sestiere di San Marco in campo San Fantin. Venne costruito negli anni 1790-92 su incarico della Nobile Società dei Palchettisti dall’architetto neoclassico Giannantonio Selva che presentò alla giuria uno schema di decorazione nel proprio modello ligneo tutt’oggi conservato. Numerose polemiche accompagnarono il progetto a causa della sua collocazione e della struttura razionalista e neoclassica e il lievitare delle spese rispetto agli iniziali 400.000 ducati preventivati non fece che far aumentare le controversie. Il 16 maggio, festa della Sensa, il teatro fu ufficialmente inaugurato con “I giuochi d’Agrigento” di Giovanni Paisiello su libretto del Pepoli.
Il teatro subì un traumatico destino: per due volte bruciò e per due volte, proprio come il mitico e immortale uccello, risorse dalle sue ceneri.: il 13 dicembre 1836 venne quasi completamente distrutto dalle fiamme, si salvarono solo una parte dell’ingresso e i muri perimetrali. Fu subito ricostruito sul modello dell’originale dagli ingegneri Tommaso e Giovanni Battista Meduna.
Nel corso del XIX secolo è stato sede di numerose prime rappresentazioni di opere liriche di grandi autori italiani come
Gioachino Rossini (Tancredi nel 1813 e Semiramide nel 1823),
Vincenzo Bellini (I Capuleti e i Montecchi nel 1830 e Beatrice di Tenda nel 1833) e
Giuseppe Verdi (Ernani nel 1843, Attila nel 1846, Rigoletto nel 1851, La Traviata nel 1853 e Simon Boccanegra nel 1857). Proprio La Traviata, alla prima, fu sonoramente fischiata dal pubblico della Fenice, a dispetto dell’enorme successo guadagnato negli anni successivi.
Nel novembre 1859 l'imperatore d'Austria
Francesco Giuseppe e la sua consorte Sissi presenziarono al Teatro La Fenice, dove già anni prima interi palchi centrali erano stati sventrati per far posto ad un unico, grande palco reale. Innovazione copiata da altri teatri fatti costruire da principi e monarchi, ma assolutamente non prevista ai tempi della Serenissima Repubblica, sotto il cui dominio il teatro era sorto. Il 29 gennaio 1996 un secondo, devastante incendio doloso distrusse il teatro, temporaneamente chiuso per lavori di manutenzione. Il rogo impegnò i vigili del fuoco tutta la notte. Il mondo intero pianse la perdita di uno dei teatri più belli al mondo, dalla straordinaria acustica, ma dal dolore della perdita nacque immediata la volontà di ricostruirlo ispirandosi al motto “com’era, dov’era”, ripreso dalla ricostruzione del campanile di San Marco.
Gli interni, che erano riccamente decorati con stucchi e dorature di finissimo pregio eseguiti in epoche e da artisti diversi, sono stati ripristinati grazie all’intervento di eccellenti artigiani che hanno saputo ricopiare in modo pressoché perfetto gli antichi decori e arredi perduti. È così che tra il 14 e il 21 dicembre 2003 ebbe luogo la settimana d’inaugurazione del teatro con al primo concerto, diretto dal maestro Riccardo Muti, la presenza dell’allora Presidente della Repubblica italiano Carlo Azeglio Ciampi.
Il teatro, al di fuori della sua attività istituzionale, è visitabile dal pubblico su appuntamento, un’esperienza veramente unica, che permette di conoscere i molteplici retroscena delle sue sale e dei molti protagonisti che le hanno calcate.