Le origini di Buttrio, ameno centro dei Colli Orientali del Friuli, risalgono al 185 a.C., quando Roma inviò nella pianura friulana al servizio di Aquileia 3000 coloni latini. Qui transitarono le Legioni Romane, le orde di barbari, si soffermarono i Longobardi, si scontrarono per il predominio della zona il Patriarcato di Aquileia, l'Impero e Venezia, ed i Turchi effettuarono sanguinose scorrerie.
Castello di Buttrio Storia
Del Castello di Buttrio, testimone di gran parte di queste vicende, si iniziano ad avere documentate a partire dall'anno 1000. Per la sua posizione strategica fu più volte al centro di cruenti fatti d’arme: tra questi, il più noto è forse l’assedio delle truppe patriarcali nel 1306, dopo che il castello era caduto nelle mani del Conte di Gorizia.
La sua struttura attuale con le due torri è stata realizzata tra il 1600 e 1700 dai Signori Portis. Per il suo valore storico ed ambientale, è tutelato, insieme ai vigneti che lo circondano, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Tra il XVII ed il XVIII secolo il complesso subì forti rimaneggiamenti fino ad acquistare l’attuale conformazione: oggi la struttura è caratterizzata da due alte torri circondate da edifici rurali. L’attento restauro effettuato con passione da Alessandra Falluga ha restituito l’autenticità e l’antico fascino di questa dimora storica. Ampi spazi dedicati a matrimoni, riunioni, convegni e ricevimenti e un salone permette di ospitare eventi con capienza massima di 130 persone e altre diverse soluzioni per eventi più intimi e cene private. Otto eleganti e ampie suite, una diversa dall’altra, completano l’offerta ricettiva, dove concedersi soggiorni rilassanti e sonni indisturbati.
L’ospitalità nel Castello è ampia e diversificata: perfetta per week-end colti e raffinati, improntati ad una ricerca di pace e di tranquillità, nel Castello si può trovare il tempo per leggere, per passeggiare, per esplorare i dintorni, ma anche per degustare i pregiati vini prodotti dall’ omonima azienda agricola o per apprezzare la enogastronomia locale sana e tradizionale, che i cuochi della locanda propongono ai propri ospiti grazie all’utilizzo sapiente dei prodotti del fondo.