Castello di Cellino Attanasio

Via Duca Abruzzi, SNC - 64036 Cellino Attanasio - Teramo   vedi mappa - contatti
Il Castello di Cellino Attanasio è stato fatto costruire in epoca trecentesca per volere dei duchi d'Acquaviva, a fini prettamente difensivi per proteggere l'abitato e la zona circostante. Del bel maniero ad oggi non restano che poche vestigia, quali alcuni tratti delle poderose mura perimetrali, caratterizzate da torrioni cilindrici sormontati da un'apprezzabile merlatura gotica e una merlatura di tipo ghibellino realizzata però nel XX secolo.

Castello di Cellino Attanasio Storia

Il borgo di Cellino Attanasio era ritenuto di grande importanza strategica dalla famiglia Acquaviva perché offriva un’ottima difesa ed è proprio per questo che Giosia d’Acquaviva scelse il paese per difendersi dall'attacco di Matteo di Capua, che al servizio del re di Napoli nel 1462 assediò a lungo Teramo e il territorio limitrofo distruggendo la precedente cinta fortificata.
La costruzione della cinta muraria risale a fine del XV secolo, con i lavori per l’edificazione delle nuove mura sostenuti da Giulio Antonio Acquaviva, richiamato al possesso del feudo nel 1463, e furono conclusi probabilmente dal successore Andrea Matteo III nel 1480. La massiccia torre a forma di cilindro in mattoni, tipica delle coste delle Marche, i resti di una seconda torre e uno scarso tratto di mura costituiscono ciò che resta della vecchia cinta di difesa che circondava il villaggio tramano, collocato in posizione predominante sul lato sud del versante collinare tra i fiumi Piomba e Vomano.
A una più antica cerchia di mura appartenevano probabilmente due imponenti torrioni a pianta quadrata, con i muri in pietra: uno è stato incorporato nel complesso della parrocchia di Santa Maria la Nova, sul quale fu in seguito edificato il campanile del tempio; mentre l’altro, è stato incorporato nell'abside della Chiesa di San Francesco. 
Si sono salvate un tratto di muratura a scarpa in pietra, conclusa da una merlatura a forma di parallelepipedo in laterizi, edificata durante la ristrutturazione dei primi anni del Novecento, e due torri difensive. Una delle massicce torri a forma di cilindro, in laterizi, non possiede la scarpa e mostra posteriori utilizzi a buche pontaie con feritoia per sparare con l’archibugio e feritoia per scagliare frecce. 
L’altro torrione di fiancheggiamento rimasto, di forma cilindrica e in parte in rovina, è realizzato in muratura a sacco molto spessa, con paramento in mattoni e resti di beccatelli. Nell'area che sovrasta la torre, chiamata della fortezza, si ergeva la residenza fortificata della famiglia Acquaviva, ma oggi è scomparsa. Prima proprietà dell’abbazia di San Giovanni in Venere, alla fine del Trecento andò agli Acquaviva di Atri che possedettero il feudo fino a quando Cellino fu ceduta a Fabrizio Colonna, alla fine del Quattrocento.

Castello di Cellino Attanasio

Epoca
  • Quattrocento
Dove
  • Italia, Teramo
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