Il castello di Roddi è una fortificazione risalente al XI secolo situata sulla vetta della collina su cui è arroccato il borgo di Roddi, in provincia di Cuneo, in Piemonte.
Il castello è noto per essere stato di proprietà della famiglia Pico della Mirandola.
Successivi proprietari dei castello furono i Della Chiesa di Saluzzo, che ne presero possesso nel 1690. Dopo il Congresso di Vienna il castello di Roddi divenne proprietà dei Savoia e poi dello Stato italiano. Nel 2001 il castello divenne infine di proprietà comunale entrando poi nel 2007 nel circuito degli otto castelli "Castelli D.O.C." del sito UNESCO del Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
Castello di Roddi Storia
Tra tutti i Castelli delle Langhe quello di Roddi viene spesso definito il più interessante dal punto di vista storico ed architettonico; adagiato sulla cima della collina sovrasta maestosamente il borgo del paese. Fu di proprietà di Gaio Francesco della Mirandola, discendente e nipote del noto umanista e filosofo Pico della Mirandola.
Dobbiamo andare al secolo XI per rilevare la prima costruzione fortificata nello stesso luogo in cui ora si erge il Castello; la costruzione del Castello così come si presenta oggi risale probabilmente alla fine del Trecento/inizio Quattrocento e probabilmente fu opera della potente famiglia roddese dei Faletti.
Procedendo con la storia altra data importante fu il 1526 quando la proprietà passa ai Conti della Mirandola e successivamente, nel 1690, ad un’altra famiglia, quella dei Chiesa. Durante il congresso di Vienna saranno i Savoia ad impossessarsi del Castello il quale diventerà successivamente prima bene statale e poi, definitivamente nel 2001, proprietà del Comune di Roddi
Il Castello è caratterizzato da un corpo centrale di 3 piani e da due torri cilindriche; le due torri sono differenti tra loro: la prima risulta essere snella ed alta mentre quella del lato opposto risulta più basse.
La tipologia è definita del ”Dongione”; con questo termine viene definita la torre più alta di un castello, progettata per servire sia come punto di osservazione che da ultimo rifugio, nel caso in cui il resto della fortificazione dovesse essere occupata dal nemico.
Non resta purtroppo traccia del ponte levatoio che proteggeva il Castello, allo stato attuale l’accesso avviene da un cortile esterno.
Le soprese maggiori si hanno all’interno dove possiamo trovare numerose decorazioni e soffitti lignei a cassettoni e le bellissime storiche cucine risalenti al XVI secolo.
Allo stato attuale la struttura principale del Castello è parzialmente visitabile anche se in attesa di restauro mentre è stata oggetto di recente restauro la pertinenza: l’obbiettivo è di realizzare all’interno di essa una Scuola Internazionale di Cucina del Tartufo Bianco d’Alba.
Attualmente è stata realizzata una moderna cucina didattica fornita di 12 moderne postazioni in acciaio che saranno utili ai turisti per imparare i fondamenti della cucina delle Langhe.