Fondato negli anni venti, è considerato il "tempio della cucina bolognese". La cucina prettamente petroniana è comunque aperta al meglio delle altre cucine, rileggendo in chiave bolognese alcuni piatti. L'arredamento e l'atmosfera sono quelli degli anni '50. Tra i primi tradizionali le paste fresche più tradizionali tra cui tortellini, tortelloni, lasagne, tagliatelle; tra i secondi i tipici arrosti e bolliti al carrello, il fritto misto alla bolognese e primizie come funghi porcini e tartufo
Ristorante Diana Storia
Da oltre un secolo il Ristorante Diana è il tempio indiscusso della buona cucina bolognese ed espressione della tipica accoglienza emiliana. E’ il 1909 infatti quando apre i propri battenti al numero 24 di Via Indipendenza un accogliente Caffè, che stendeva i suoi tavolini all’esterno della stessa via ed all’adiacente Via Volturno, ove ancora oggi è piacevole sostare, specialmente d’estate, al fresco di un accogliente dehor.
La vera svolta si ebbe quando il Cavaliere del Lavoro Ivo Galletti, uno dei fondatori del Salumificio Alcisa, rilevò il Ristorante Diana, affidandolo alle competenti cure del Socio Eros Palmirani, Direttore di Sala, e dello Chef Mauro Fabbri, che, ancora oggi, conservano inalterate la nobile tradizione culinaria e la serena atmosfera degli interni.
Alla tavola del Diana hanno mangiato il Re del Belgiodimora; Gazzoni e Montezemolo; e Spadolini; Indro Montanelli e Giorgio Guazzaloca; Vittorio e Alessandro Gassman, Marcello Mastroianni, Patty Smith, Lucio Dalla, divenendo nel corso dei suoi 110 anni un vera e propria istituzione cittadina.