Il Castello di San Giuseppe a Chiaverano è un’antica dimora seicentesca situata in un suggestivo anfiteatro morenico circondato da piccoli laghi. Oggi è questa splendida location è adibita ad albergo a 4 stelle, dove ogni camera si contraddistingue per arredo e stile. All’interno della struttura è presente il ristorante “Il Cenobio”, dove la gastronomia italiana è innovata e rivisitata con gusto, affiancata ai migliori vini regionali e nazionali
Castello di San Giuseppe Storia
La storia del Castello di San Giuseppe è in bilico fra sacro e profano. Se, infatti, dal 1640, anno di fondazione per iniziativa di San Tomaso Barberio da Guarena, ai primi dell’Ottocento quest’edificio ospitò un convento dell’ordine dei padri teresiani prima e dei frati carmelitani scalzi poi, con l’arrivo di Napoleone Bonaparte fu confiscato e trasformato in fortezza militare.
Iniziò così un iter che lo vide passare dalla famiglia di Napoleone Bonaparte al poeta Giuseppe Bianchi, fino all’italo-americano Giovanni Perona. Proprio quest’ultimo si circondò, a castello, di un entourage di artisti, letterati e personalità di teatro, fra cui la star hollywoodiana Ginger Rogers, il librettista Giuseppe Giacosa, l’attrice Eleonora Duse e il compositore Arrigo Boito. A ciascuno di questi personaggi è dedicata una delle camere dell’albergo. Mobili d’epoca e in stile creano ambienti ricchi di atmosfera e calore, mentre particolarmente suggestive sono le camere dedicate a Boito, con belle volte affrescate, e alla Duse, con letto a baldacchino.
Nell’antica sala di studio affrescata si trova il ristorante il Cenobio — luogo ideale per una romantica cena a lume di candela o per ambientare ricevimenti e serate di gaIa — dove si possono gustare specialità della tradizione gastronomica piemontese accompagnate da una lista dei vini che propone le migliori etichette regionali.
Il castello si presta anche per ospitare riunioni e piccoli congressi, che acquisiscono un clima di rilassatezza del tutto particolare. Originale nell’impianto la sala riunioni Barberio da Guarena, ricavata nell’ex cappella del convento, anch’essa affrescata. Posto sulla sommità del monte Albagna, il castello è circondato da una tenuta di proprietà di undici ettari e da piccoli laghi, fra cui il romantico lago Sirio.