Villa Razzolini Loredan, superbo esempio di architettura seicentesca. Nell'atmosfera calda e accogliente di ogni ambiente è possibile apprezzare in assoluta intimità il fascino di questa bella villa veneta. All'esterno, poi, il grande parco con piante secolari è ideale nella stagione estiva per aperitivi e buffet di classe, arricchiti dalla vista suggestiva sull'antica Rocca di Asolo.
Villa Razzolini Loredan Storia
Si respirava ancora l’aria raffinata della nobile corte di Caterina Cornaro, già Regina di Cipro, quando venne realizzato il primo assetto di Villa Razzolini Loredan, un edificio settecentesco adagiato ai piedi delle colline di Asolo, nella ridente Marca Trevigiana. I secoli a venire assistettero al continuo abbellimento di questa opera destinata ad accogliere famiglie nobiliari ed i notabili del tempo. Ora la villa, che riecheggia nello stile le patrizie dimore veneziane disseminate nella pianura, è adibita, nel rispetto della sua struttura architettonica e della disposizione degli ambienti, a ristorante.
Il salone d’ingresso, ornato da agili capitelli, porta a scoprire le sale di questa villa che non riesce ad incutere alcun timore con spazi opprimenti, ma sa infondere familiarità. Il salone del piano nobile, luminoso e giovanile pur nel suo carico di secoli ben portati, è contornato da un ballatoio ligneo e dalla volta occhieggiano putti in movimento che fanno da corona ad una Venere trionfante, affrescata nel primo ‘900 da Noè Bordignon. Altre sale attigue, comunicanti, invitano a sostare in confidenza, agli incontri amichevoli. E’ qui che la sapienza degli chef si esprime nei menu di stagione, dove si esaltano innanzitutto i prodotti della collina trevigiana con i saporiti piselli di Borso, della montagna veneta con i funghi di stagione e della pianura bassanese con i gustosi asparagi bianchi.
Villa Razzolini Loredan offre però ai visitatori, oltre alla preziosità delle sue linee, delle barchesse laterali, dell’oratorio posteriore, la vastità di un parco che annovera specie rare e secolari. Una passeggiata nel verde aiuta a distogliere la mente dal quotidiano per lasciarla correre tra le pieghe morbide delle colline di Asolo, su verso la Rocca dove Caterina Cornaro si rifugiò, con la sua corte di dame e di artisti, dopo aver consegnato Cipro a Venezia, o fra le vie del centro storico a seguire le declamazioni di Eleonora Duse, ad ammirare i disegni dell’architetto Carlo Scarpa, a sentire i racconti della viaggiatrice Freya Stark che proprio qui ad Asolo ricevette l’ultima visita della Regina madre d’Inghilterra.