Il Castello di Thiene sorge al centro dell'ominima città circondato da giardino, e rappresenta uno degli esempi più significativi di villa tardo quattrocentesca su modello dei palazzi veneziani gotico-fioriti. E’ il più significativo edificio gotico del XV sec. sorto nel vicentino ad uso di dimora civile. Unico esemplare del suo genere e caposaldo nell’evoluzione delle ville venete, associa le caratteristiche del castello a quelle del palazzo veneziano e in particolare della “casa-fondaco”: abitazione e magazzino.
Castello di Thiene Storia
La famiglia
Porto risulta presenta a Thiene dalla metà del XIV secolo con terre e case. Spetta a Francesco, a metà del Quattrocento, l'inizio dell'attuale fabbrica e la costruzione della cappella gentilizia consacrata nel 1476. La proprietà passa quindi nel 1507 al nipote Francesco junior, uomo d'armi nominato nel 1532 dal doge Andrea Gritti generale collaterale della Repubblica. E' a questi che spettano i lavori maggiori di ingrandimento e di abbellimento del palazzo, terminati intorno al 1525, dopo le devastazioni della guerra della lega di Cambrai.
Nel 1541 Francesco Porto trasmette la proprietà, in assenza di eredi diretti, al nipote Giovanni che tra il 1560 e il 1570 chiama
Paolo Veronese, Giambattista Zelotti e Gianantonio Fasolo (allievi del Veronese) ad affrescare gli interni della villa.
La famiglia Porto mantenne la proprietà del castello fino al 1816, quando venne ereditato dalla famiglia
Colleoni, che a sua volta mantenne la proprietà per tre generazioni fino al 1918, quando venne definitivamente ereditato dalla famiglia di Thiene, attuale proprietaria del castello.
Al Palazzo è annessa una artistica scuderia del settecento, opera del Muttoni, che si compone di una vasta sala comprendente 36 colonne sormontate da putti, mangiatoie in legno scolpite per 32 cavalli e il pavimento di marmo martellato e di mattoni a lisca di pesce.